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Ogni politica si innesta nella società

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Società & Antropologia

SINTESI DELL’INTERVENTO DI PAOLO POMBENI SUL TEMA : “DOVE è FINITA LA POLITICA ? IN UN POZZO DI DISCREDITO…

a cura di Ildo Tumscitz, direttivo SMIPS

Ogni politica si innesta nella società. Oggi viviamo una transizione storica e nelle transizioni la società si disconnette. Un esempio di transizione storica è stata la riforma protestante di Lutero, dove nasce e si sviluppa la coscienza individuale, con l’aiuto della stampa ecc. nasce in seguito una prima controriforma progressiva poi una seconda reazionaria.

Oggi ci troviamo in un momento storico dove la dimensione societaria sparisce. Sorge una singolarità di appartenenza. La politica diventa generica: ciascuno esalta la propria identità, la propria singolarità. La capacità di comunicazione definisce e traduce la normalità. La rincorsa alla singolarità produce  frammentazione, prevalgono le corporazioni sull’interesse generale.

La risposta alla paura ha un origine antica, possiamo rintracciarla nell’esodo del popolo ebraico che ricorre alla protezione di un Dio. Anche noi, oggi,che viviamo in una società dell’angoscia, dove non esiste una ricetta magica per la politica, potremmo ricorrere ad un messia per la nostra eventuale salvezza. Occorre invece procurare una visione realistica comune, una compartecipazione più ampia, in un contesto dove ciascuno proclama in modo assoluto la propria ragione contro l’altro.

La nostra costituzione era animata una volta dai partiti politici, che rappresentavano davvero un mondo, il cui dinamismo rappresentativo si è perso nella frammentazione delle singole frazioni. Non esiste più integrazione tra comunità. Tuttavia l’uomo è un animale che evolve. Occorre ricostruire il sistema comunitario. Per  quanto riguarda il fenomeno dell’emigrazione bisogna ricordare che anche i barbari si sono romanizzati , mentre Attila distruggeva i Longobardi creavano un’organizzazione sociale e politica. Il processo di solidarietà in un equilibrio perduto va riconquistato lavorando sulla prassi. Il fatto che non ci sia una ricetta costituisce una sfida e il suo fascino.

Per concludere è necessario perseguire una cultura pedagogica e improntata alla ricerca,contrastando le forme di dissipazione presenti nelle conquiste oggi raggiunte, anche nel tempo libero, allo scopo  di creare una diffusa coscienza comune che respinga immediatamente ogni azione o discorso che falsifichi  la realtà.

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