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Progettazione di prodotti improntati alla sostenibilità

di Luigi Campanella, professore emerito nell’Università La Sapienza di Roma

Il Consiglio europeo ha adottato lunedì 27 maggio il Regolamento Ecodesign o Regolamento sulla progettazione ecocompatibile (in inglese ESPR, Ecodesign for Sustainable Products Regulation), che stabilisce i requisiti per la progettazione di prodotti improntati alla sostenibilità. Il regolamento sostituisce la direttiva fin qui in vigore sulla progettazione ecocompatibile, che riguardava i prodotti che consumano energia, e ne estende l’ambito di applicazione a quasi tutti i tipi di beni immessi sul mercato dell’UE. L’ok definitivo del Consiglio rappresenta l’ultima tappa del processo decisionale e ora si attende l’entrata in vigore del provvedimento, 20 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea.il regolamento riguarda tutti i tipi di prodotti, con pochissime eccezioni (ossia automobili o prodotti destinati alla difesa e alla sicurezza) e introduce nuovi requisiti quali la durabilità, la riutilizzabilità, la possibilità di miglioramento e la riparabilità dei prodotti, norme riguardanti la presenza di sostanze che ostacolano la circolarità, l’efficienza energetica e delle risorse, i contenuti riciclati, la rifabbricazione e il riciclaggio, l’impronta di carbonio e l’impronta ambientale, nonché obblighi di informazione, tra cui un passaporto digitale di prodotto. Trattandosi di un regolamento quadro, sarà ora compito della Commissione europea stabilire specifici requisiti di progettazione ecocompatibile mediante atti delegati riguardanti le singole tipologie di prodotto e l’industria avrà 18 mesi per conformarsi a questi nuovi requisiti.

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