Vai al contenuto

Cosa è l’endometriosi

  • di

Cosa è l’endometriosi

GINECOLOGIA REDAZIONE DOTTNET | 21/06/2024 16:43stract



L’endometriosi è una malattia ginecologica comune che colpisce dal 10 al 15% delle donne in età riproduttiva. È causata da tessuto simile all’endometrio, contenente ghiandole endometriali e tessuto fibrotico, che cresce all’esterno della cavità uterina, più spesso nel peritoneo pelvico o nelle ovaie, con conseguente dolore pelvico cronico ed infertilità. Le mestruazioni retrograde, condizione in cui il sangue mestruale defluisce attraverso le tube di Falloppio e va a colonizzare il peritoneo e le zone circostanti l’utero e le ovaie, sono una causa ampiamente riscontrata di endometriosi. Tuttavia, non tutte le donne che in età riproduttiva soffrono di mestruazioni retrograde sviluppano endometriosi. Questo suggerisce l’esistenza di altri meccanismi che ne favoriscono lo sviluppo. Sebbene le escrescenze dell’endometriosi siano benigne, uno stroma desmoplastico abbondante è clinicamente problematico, in quanto favorisce la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti. I fibroblasti stromali sono determinanti chiave nella crescita dell’endometriosi di nuova formazione e, successivamente, nella sua progressione.

Studi recenti hanno rivelato che i fibroblasti quiescenti vengono attivati per differenziarsi in miofibroblasti durante la guarigione delle ferite e in condizioni infiammatorie croniche. Miofibroblasti attivati contengono proteine associate ai microfilamenti citoplasmatici come α-actina della muscolatura liscia (αSMA), vimentina (VIM) e transgelina (TAGLN).

Gran parte dei batteri presenti nella vagina sono lattobacilli, ma diversi studi hanno documentato la presenza anche di altri tipi di batteri, come il Fusobacterium nucleatum, che, talvolta, potrebbe essere associato a disbiosi vaginale. È noto che le specie del genere Fusobacterium fanno parte comunemente del microbiota del tratto orale e gastrointestinale, ma il sequenziamento ha dimostrato che è possibile rilevare alcune comunità microbiche anche nell’utero, compresi i membri del genere Fusobacterium.

Come primo step, Muraoka e colleghi hanno confrontato il profilo di espressione genica e i fibroblasti di donne senza endometriosi (UTnon-FB) con quelli di pazienti con endometriosi (OVend-FB). Ciò ha rivelato che, nei campioni di endometriosi rispetto al tessuto endometriale normale, 10 geni erano sovraregolati e 3 erano sottoregolati. In particolare, TAGLN è sovraregolato nei fibroblasti di pazienti con endometriosi. La sovraregolazione di TAGLN promuove la proliferazione dei fibroblasti e la loro mobilità. Inoltre, l’espressione proteica di TAGLN è correlata positivamente con l’interleuchina 6 (IL-6) in questi tessuti.

Il TGF-β1 è noto per essere un fattore chiave di crescita che svolge un ruolo importante nell’endometriosi. Inoltre, è noto che il TGF-β1 induce geni associati ai miofibroblasti, incluso TAGLN. È stato ipotizzato che l’abbondanza di TGF-β1 nel microambiente endometriale potrebbe essere associato ad un’infezione batterica. È stato analizzato il set di dati disponibile da uno studio precedente che aveva rivelato che cinque generi batterici erano significativamente più presenti nell’endometrio delle pazienti con endometriosi rispetto ai controlli sani. In particolare, nella coorte di tessuti endometriali presi in esame è stato rilevato, mediante qPCR (PCR quantitativa), ed esaminato il Fusobacterium, noto come organismo simbionte. Tra le specie Fusobacterium, la presenza di F. nucleatum nella vagina era stata precedentemente segnalata. La quantità di Fusobacterium infiltrato era significativamente più elevata nei tessuti delle pazienti con endometriosi rispetto ai controlli.

Un aumento del numero di miofibroblasti, con elevata espressione di TAGLN, è stato riscontrato nel microambiente endometriale in cui era presente Fusobacterium. Il motivo per cui il Fusobacterium infetta preferenzialmente l’endometrio di alcune pazienti è incerto. Alcuni lavori hanno mostrato che l’infezione intrauterina da F. nucleatum è dovuta a trasmissione ematogena di batteri dal cavo orale. Tale trasmissione avviene nella maggior parte dei casi durante la gravidanza, quando il flusso sanguigno alla placenta è generalmente aumentato. Però, poiché le pazienti con endometriosi sono spesso nullipare, può essere presa in considerazione anche la trasmissione attraverso la vagina.

In conclusione i risultati dello studio aiutano a comprendere ulteriormente la patogenesi dell’endometriosi dimostrando che i miofibroblasti che esprimono TAGLN promuovono la sopravvivenza delle cellule endometriali nei siti ectopici; queste cellule sono indotte dalla segnalazione del TGF-β, che può essere attivata dall’infezione da Fusobacterium. Tuttavia, la possibilità che il Fusobacterium sia un fattore scatenante della metaplasia deve ancora essere esplorata.

Sebbene siano necessari ulteriori studi, i dati suggeriscono che attuare un trattamento antibiotico mirato verso il Fusobacterium nell’endometrio può essere un’opzione terapeutica per pazienti con endometriosi.

(Visited 5 times, 1 visits today)

Lascia un commento