Vai al contenuto

L’antibiotico-resistenza nel 2050: 8 milioni di vittime, prima causa di morte

  • di

L’antibiotico-resistenza nel 2050: 8 milioni di vittime, prima causa di morte

Costa ogni anno 2,4 miliardi. La spesa italiana è gravata dal dilagare delle infezioni correlate all’assistenza

Pubblicato:02-10-2024 12:06

Ultimo aggiornamento:02-10-2024 12:08

Autore: Redazione


“La resistenza microbica impatta negativamente sulla Sanità pubblica. Costa, secondo fonti European Ambrosetti, ogni anno 2,4 miliardi di cui il 60 per cento è da attribuire al costo delle complicanze mediche. E’ una battaglia che si vince non solo con la ricerca di nuovi antibiotici ma è indispensabile la collaborazione dei cittadini che devono essere istruiti a un uso corretto dei farmaci e imparare quei comportamenti che determino la riduzione dei super batteri. La lotta alla antibiotico resistenza può fare guadagnare all’Italia ogni anno circa 1,5 miliardi di euro. In termini di mortalità, le proiezioni sul prossimo futuro indicano nel 2050 l’antibiotico resistenza come la prima causa di morte con circa 8 milioni e 220 mila vittime“. La spesa sanitaria italiana è gravata sempre più dagli effetti nefasti dell’antibiotico-resistenza e dal dilagare delle infezioni correlate all’assistenza, che determinano costi esorbitanti legati ai risarcimenti dovuti ai pazienti e alle degenze aggiuntive. Non esiste un big data che agglomeri questi numeri con la necessaria puntualità e per questo abbiamo deciso di dar vita all’Osservatorio nazionale sui risarcimenti derivanti da malpractice sanitarie, l’Osm, uno strumento che analizzerà i bilanci delle aziende sanitarie e ospedaliere con l’obiettivo di fornire indicazioni strategiche per la riduzione della spesa”. “Stiamo lavorando con il governo nell’ambito del tavolo tecnico per la legge su Ica e Amr, con l’obiettivo di introdurre provvedimenti mirati per la riduzione delle infezioni ospedaliere. A partire dalla sensibilizzazione dei manager su questi temi e dall’avvio di campagne di informazione e prevenzione per il personale sanitario e per l’utenza delle strutture mediche e ospedaliere. In gioco c’è la salvaguardia del sistema sanitario nazionale, fiore all’occhiello del nostro Paese, e di migliaia di vite umane che potrebbero essere salvate osservando semplicemente alcune prassi di buon senso”.

Abbiamo iniziato a raccogliere i primi dati relativi ai risarcimenti pagati dalle Aziende sanitarie e ospedaliere per i casi di malpractice e ci siamo resi subito conto delle enormi difformità, della poca trasparenza in alcuni casi e delle incongruenze che rendono molto complesso avere un quadro realistico a livello nazionale sulla spesa sanitaria legata a questi fenomeni”.

(Visited 7 times, 1 visits today)

Lascia un commento