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Sostengo L’Arco… I fiori della follia

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Sostengo L’Arco… I fiori della follia

by: L’ARCO Corrispondenze per la Recovery  |  Scade il 06/12/2024  | Tipo raccolta: O tutto o niente!

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L’ARCO si rivolge a persone che, in seguito a un disturbo psichico o a un disagio sociale, sono in difficoltà a riprendere in mano la propria vita ma desiderano provarci. E’ un posto accessibile, indipendente e gratuito dove, attraverso percorsi di ripresa individuale e di gruppo, cercare vie personali verso obiettivi di benessere mentale. Un posto senza alcun giudizio, dove sono proprio dei “matti” che, insieme a professionisti della salute mentale, aiutano le persone a recuperare e riscoprire una propria quotidianità e “rifiorire”. Un posto così per sostenersi e continuare ad evolversi ha bisogno dell’aiuto di tanti che credono in tutto questo! Dona ora e sostieni il nostro importante progetto! GRAZIE

Cos’è L’ARCO 

L’ARCO Corrispondenze per la Recovery è un’associazione ONLUS nata nel 2017 da un gruppo formato da pazienti psichiatrici e professionisti nel campo della salute mentale, per sostenere la volontà di ripresa di persone la cui vita si è arenata, mettendo in campo le esperienze di chi da quell’inferno ci passa o ci è passato e ha fatto un suo percorso di “recovery”.

L’Arco è uno spazio sicuro in cui le persone accedono di propria volontà; uno spazio in cui non esistono parole tabù o “pericolose” (nel rispetto di tutti), non si fa attività clinica ma si costruiscono insieme percorsi, individuali o di gruppo, che partono dai bisogni della persona. In ogni attività c’è un facilitatore pari (un esperto per esperienza di un disturbo mentale) e un facilitatore dispari (un professionista dell’ambito della salute mentale). Tutto questo è gratuito con l’eccezione di un contributo simbolico, 20 € ogni sei mesi di attività, nel caso di percorsi individuali. 

Perché tutto questo continui, gratuitamente e con la stessa accessibilità, L’Arco si impegna tanto e di continuo nella ricerca di fondi e donazioni da parte della società civile e dei cittadini che credono che uno spazio come questo sia prezioso per la comunità.

Cosa intendiamo con “Percorsi”

Le  nostre attività consistono in percorsi che possono essere: individuali, brevi corsi, esperienze di gruppo. 

I percorsi individuali che proponiamo sono:

– Mental Health Recovery Star: un metodo inglese, molto pratico, per progettare e monitorare il percorso di ripresa;

– Il Filo della Recovery: sempre per progettare e monitorare la propria ripresa, con maggiore attenzione alla storia e ai valori personali;

– Prima (durante e dopo): per aumentare la propria capacità di prevenire e gestire eventuali periodi di crisi;

– Chi sono io?: un percorso di semplice scrittura per restaurare una più positiva immagine di sé: della propria storia, dei propri valori, delle aspettative per il futuro.

– Concordare la cura: in cui l’obiettivo è migliorare la comunicazione e il rapporto col proprio curante per riuscire a negoziare e avere il polso della propria terapia, farmacologica e non.

Il percorso individuale prevede il coinvolgimento attivo della persona, l’apporto di un “pari” (una persona con esperienza diretta di disturbo sociale o mentale, formata per il supporto fra pari) e di un “dispari” (un professionista della salute mentale). Questo dialogo a tre crea uno spazio sicuro libero da qualsiasi vincolo e autorità e permette uno scambio sincero che ha già aiutato molte persone.

I corsi e i gruppi sono serie di incontri tematici proposti alle persone non come pazienti, ma come “studenti del proprio benessere”. Aperti anche a familiari, operatori dei servizi e cittadini. Trattano di argomenti rilevanti per la recovery come ad esempio: maggiori conoscenze di diagnosi, terapie e servizi, la contrattualità nei rapporti di cura, l’approccio al lavoro, la sessualità, la solitudine, le relazioni con gli altri, l’amore… 

Prima hai letto la parola “recovery”… ma in cosa consiste?

Recovery è un termine inglese denso di significati, quindi difficile da rendere in italiano. Fare la propria recovery può essere inteso come riprendersi, riaversi, guarire, ma è soprattutto un processo di riappropriazione della propria vita, della propria persona e dei propri obiettivi, per poter essere e potersi sentire partecipi, utili e degni di stima anche quando continuano ad essere presenti sintomi e necessità di cure o di sostegno sociale.

Spesso una malattia mentale o un disagio sociale danno l’avvio a una catena  di conseguenze negative nella vita personale, nei rapporti con gli altri, nella capacità di lavoro e di autonomia economica. Questo finisce per minare aree fondamentali per il benessere di chiunque: la speranza per un futuro migliore, la sensazione di avere il controllo sulla propria vita e le opportunità di crescita personale e di cambiamento.

Facilitare la recovery significa sostenere le persone nella loro ricerca di una vita più soddisfacente, perché possano scegliere ciò che ritengono importante per il proprio futuro.

Affiancando i percorsi di cura e di supporto sociale che sono in atto, L’ARCO cerca di aiutare la persona a realizzare le proprie specifiche potenzialità, rafforzando i propri punti di forza e le proprie risorse.  È quindi un’attività non clinica, dal carattere molto pratico, che promuove un’analisi e un confronto delle esperienze. 

Ecco cosa facciamo con i fondi raccolti

Un solo percorso individuale di 6 mesi costa all’Associazione circa 1.000€, mentre un gruppo o un corso co-costruito costa in media 500€.

Come vedi sono tantissimi soldi, lo sappiamo, ma per garantire qualità ed etica del nostro lavoro non possiamo farne a meno.

Per garantire questi servizi solo col costo simbolico di 20 € ogni sei mesi e senza discriminare chi non si potrebbe permettere nulla, l’aiuto di tutti è essenziale, e quindi anche il tuo!

Se grazie al tuo contributo raggiungeremo l’obiettivo di 10.000€ riusciremo a coprire le spese per 10 percorsi individuali o 20 di gruppo: per l’associazione questo sarebbe un risultato veramente molto importante!

Ma perchè pensiamo che L’ARCO sia uno spazio prezioso da sostenere?

Le testimonianze valgono più di 1000 descrizioni:

<< Ciò che mi ha aiutato di più è l’essermi sentito preso sul serio >>

<< Porto sicuro. Libertà. L’ho trovato un porto sicuro non tanto perché mi protegge, ma perché ero sicura di poter essere completamente me stessa. Noi parliamo insieme: conta che chi parla con te, anche loro hanno una diagnosi. C’è una tipologia di empatia diversa >>


<< Fare un paragone tra L’Arco e i servizi è un paragone estremo e ingiusto, hanno finalità differenti. Il servizio pubblico deve garantire le funzioni base di un individuo, devi dormire non ti devi scompensare, e controllare a livello sociale che tu non faccia male a te stesso e agli altri. Mentre la finalità dell’Arco è l’empowerment.>>


<< Offre un supporto diverso sia dai servizi sia dalla psicoterapia. Non è intercambiabile. Io ho fatto tutti e tre insieme e hanno funzionato >>

Malattia mentale è un concetto che spaventa e stigmatizza ed è naturale che si cerchi di allontanare ciò che ci fa paura. 

Quello che più difficilmente si realizza è che la persona con una malattia mentale ritrovi un senso della propria esistenza, senta la sua soggettività riconosciuta ed apprezzata, senta di poter incidere sullo sviluppo della propria vita, abbia la possibilità di partecipare in modo autentico a relazioni e ad attività con altre persone.

Questo è il progetto de l’ARCO che ti presentiamo, e di cui speriamo con tutto il cuore di averti fatto capire l’impegno e l’importanza che ha per tutti coloro che ne fanno parte.

Aiutaci a farlo crescere: diventa parte del nostro progetto!

Dona ora e scopri le ricompense che abbiamo pensato per te.

Grazie davvero da tutti noi e da tutte le persone che riusciremo ad aiutare grazie al tuo contributo.

*Tutte le donazioni sono detraibili/deducibili a norma di legge.*

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