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“Bologna allagata, ma Il sindaco Lepore aveva scelto bene di scoprire il canale Reno che, libero, esonda senza esplodere sotto i palazzi”

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di Giancarla Codrignani, politologa, giornalista, già docente e parlamentare

Fa piacere leggere un Nobel dell’economia che mantiene i principi economici positivi, attaccando lo squilibrio delle grandi ricchezze (a partire da Zuckenberg e Musk) che insegnano agli americani (che non ne hanno bisogno) la competitività anche tra le super-ricchezze che peggiorano gli squilibri sociali fino a possedere networ personali, come X di Musk, che uniranno la persuasione al potere: più ricchi, più capaci di consumo, ma anche più “utili”. Perché bisogna che ciascuno eccella nella propria vocazione e contribuisca socialmente. La dismisura sgretolerà le stesse fondamenta dell’economia. ****** Il premio Sachorov 2024 è stato attribuito a María Corina Machado e Edmundo González Urrutia candidati alla presidenza del Venezuela “vinte” da Maduro. ****** Grande sarebbe il bisogno di un’Europa leader internazionale, ma nel Consiglio europeo non è emersa alcuna riflessione sul ruolo di un’Europa “postcoloniale” in Medio Oriente. Non poteva essere diversamente, visto che ogni leader nazionale parla a nome del proprio Paese. ****** Lo sviluppo dei “data center” e miliardi di euro per investimenti che per il 2028 produrranno 70mila nuovi occupati. Ma anche bisogno di analisi e controlli. ****** “Per ogni giovane che arriva in Italia, 8,5 italiani vanno via” (il Sole24Ore 20 ottobre) ****** il fatto che allo stand italiano, ospite d’onore alla Fiera del libro di Francoforte, Saviano e Scurati siano stati esclusi per volere del governo, la dice lunga; sono stati invitati, poi, dai loro editori tedeschi.  Una persona ticinese, degna di fiducia e attiva nell’editoria, affermava recentemente di autori italiani che pensano ormai di venire a pubblicare qui (da un’amica svizzera). ****** Bologna allagata. Il sindaco Lepore aveva scelto bene di scoprire il canale Reno che, libero, esonda senza esplodere sotto i palazzi. Ma i Fratelli d’Italia raccolgono firme per far pagare al sindaco i danni. E la Meloni gli aveva promesso una lettera che non è ancora arrivata ****** Aumenti delle pensioni al minimo” del Governo: da 614,77 a 624,5……. ****** La salute degli italiani: chi deve aspettare mesi per ottenere una tac per un tumore e non può andare al privato: o aspetta a suo rischio oppure lascia perdere. Sembra che rinunci a curarsi il 7,4% dei richiedenti ****** Il/la presidente del Consiglio vedrà il braccio di ferro con la Corte di Giustizia europea e, di conseguenza, con l’ordine giudiziario italiano concludersi con la vittoria della controparte. Vedrai che dirà che la strada per risolvere una volta per tutte il problema dell’immigrazione irregolare l’aveva trovata, ma che a sbarragliela sono state le sinistre e i magistrati. ****** Necessario “mettere mano alla Costituzione per cancellare il principio della separazione dei poteri” dichiarazione di Ignazio La Russa, presidente del Senato e seconda carica dello Stato. non è solo fascista, ma imbecille ****** Eppure bisogna rassegnarsi: l’Economist apprezza Meloni più di Macron e Scholz: “Primo, il “capolavoro” di essere riuscita a incassare un vicepresidente esecutivo della Commissione europea nonostante il voto contrario espresso ad Ursula von der Leyden; secondo, l’aver posticipato l’iter parlamentare del premierato che avrebbe portato possibili tensioni in Parlamento; terzo, aver costruito per il terzo anno consecutivo una legge di bilancio responsabile, “abbastanza sensata”. *******  Mattarella a Bologna per la cooperazione (e la solidarietà per i morti sul lavoro e l’alluvione): piazza desertificata: il presidente salutava il popolo sbracciandosi da lontano. ****** Mattarella ha ricordato che la Costituzione è “lavorista, personalista, antifascista” e tiene la cooperazione al suo interno. ****** Mi rifiuto di intervenire sulle cose che succedono (anche) al Ministero della Cultura. Ma non vedo sfruttate le opportunità fornite al Pd di piazzare due “idee” sulla scuola. O sull’industria. O sulla sicurezza (anche la nostra gente ha paura dell’immigrazione senza regolo e invece sono necessarie le assunzioni). Non basta denunciare le spese per l’Albania e la stretta (che invece è privatizzazione) della sanità. ****** Faccio presente che se non si vota alle Camere il giudice costituzionale, a fine anno se ne dovranno nominare altri due. Con la giustizia che cosa si fa? ******  La Moldavia guidata da Maja Sandu (europeista eletta nel 2020 non è più così popolare e – così i commenti – avrà problemi al ballottaggio e il referendum pro-Europa ha vinto per pochi voti: interventi pesanti di Putin. Ma l’Ue le ha dato 1,5 mld. ****** La Nato. Dopo Stoltenberg è arrivato Mark Utte. In Olanda ha dato prova di conservazione rigida. per ora ha presentato le sue priorità: assicurare la difesa dell’Ue, sostenere l’Ucraina, affrontare le sfide alla sicurezza atlantica. Vedremo. ****** Dopo “terra, cielo, mare” arriva “lo spazio cibernetico”. Ormai lo spazio è invaso anche da cybercrime, Crosetto cerca di istituire un settore specializzato delle forze armate, tenendo conto di possibli operazioni di intelligence digitalmente “potenziate”, che possono dispiegare i loro effetti non solo militari in operazioni di spionaggio e controspionaggio e di sabotaggio, propaganda, disinformazione e influenza. Occorre definire cosa sia oggi lo “spazio cibernetico di interesse nazionale”, dove cioè operiamo non solo come Difesa, in un contesto sempre più ibrido. ****** Guerra. Internazionale conferma (nella versione minore) i dati su morti e feriti relativi ai due eserciti contendenti: 80.000 morti e 400.000 feriti soldati ucraini. 200.000 morti e 400.000 feriti soldati russi. Senza contare i civili. ****** Il Marocco è il primo Paese africano e arabo ad attuare Fa piacere leggere ****** La difesa aerea è vitale per Israele. Un drone ha colpito la casa di Netaniahu a Cesarea, suscitando allarme nel popolo. Per questo Bibi ha dovuto rassicurare la nazione parlando anche essendo shabbat, il giorno del riposo. ****** Il governo sionista di Netaniahu ha investito moltissimo per amplificare e manipolare il trauma del 7 ottobre: film, documentari rievocazioni (e c’è gente che chiede che Gaza diventi terra bruciata come Auschwitz), anche all’estero. Le esperienze cruente immersive possono alterare la memoria. ****** Israele sta combattendo con successo la sua guerra di autodistruzione: Lucio Caracciolo dixit, leggiamo Limes. ****** Gli attacchi di Israele all’Unifil, ancor peggio che “inqualificabili” detto da tutti: a pochi metri dalla linea di demarcazione anche proiettili al fosforo, incendiari. ****** Lawrence d’Arabia per capire il Medioriente. Con la prima guerra mondiale crolla l’impero ottomano già in crisi per la rivendicazione araba. Con l’Accordo Sykes-Picot, Francia e Gran Bretagna stabilirono di dare agli ebrei “Il focolare”, ma anche di spartirsi Libano e Siria sotto Mandato francese e Palestina, Transgiordania e Iraq sotto Mandato britannico. Lawrence, quello vero disse: “Il governo britannico indusse gli arabi a combattere per noi con precise promesse di autogoverno. Gli arabi credono nelle persone, non nelle istituzioni. Hanno visto in me un agente libero del governo britannico e mi hanno chiesto la garanzia delle promesse scritte. Nei nostri due anni di sodalizio si sono abituati a credere in me e a pensare che il mio governo, come me, fosse sincero. …. Invece di essere orgoglioso di ciò che abbiamo fatto insieme, continuo a vergognarmi amaramente”. ****** Arabi. Dopo la venuta negli Emirati di papa Francesco, nell’isola davanti ad Abu Dhabi è stato costruito un campus che comprende la chiesa di San Francesco, la moschea dell’Imam Al-Tayeb e la sinagoga di Moses Ben Maimon. ****** Hanno relazioni ufficiali con lo Stato ebraico l’Egitto dal 1979, la Giordania dal 1994, gli Emirati e Bahrein dal 2020 (accordi di Abramo). In seguito agli accordi due anni dopo è stato firmato ad Abu Dhabi il Comprehensiv Economis Partnership Agreement (dall’inizio di quest’anno quasi due mld di commerci). ****** Libano: “il paese dei cedri”, dopo l’avventura turistica degli anni francesi, dopo la guerra civile del 1977 le ha sempre prese. Invaso da Israele, operazione Litani 1978; “Pace in Galilea”, grande invasione del 1982; strage falangista aiutata da tsahal dei rifugiati palestinesi a Sabra e Shatila, invasione del 1978 e nascita Unifil, nuova guerra nel 2066….. Beirut sempre bombardata. Il governo libanese può solo agire secondo i partiti religiosi che lo cosituiscono e hanno milizie proprie, tra cui hezbollah (sciita, significa “il partito di Dio): non riesce ad avere un vero esercito. ****** Il NYT sottolinea l’invito a Netanyahu a finire la guerra e cercare di salvare gli ostaggi rimasti perché la morte di Sinwar ha già soddisfatto la vendetta di Israele. Ma è ormai chiaro che – con le armi americane – vuole occupare Gaza, Cisgiordanie e un pezzo di Libano. E questo piace a molti sionisti. ****** Elezioni americane: dice Molinari (Repubblica) che Trump ha dalla sua i maschi: più 10% della volta precedente! ****** Il cancelliere tedesco oggi a Istanbul che si è mostrata maggiormente collaborativa sui richiedenti asilo. Ma vuole in cambio gli Eurofighter…. ****** Albania: interessata soprattutto a entrare nella UE. ****** Asia: si è tenuto a metà ottobre un vertice dell’Asean, a Vientiane, in Laos, per dare questa volta importanza ai problemi di sicurezza coinvolgendo i dieci paesi dell’Alleanza al dialogo con i più importanti attori – Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone e Corea del Sud. Si è affrontato il tema più scottante del Myanmar, lacerato da una crisi politica, economica e umanitaria, ormai guerra civile dopo il golpe militare del 2021. ****** Argentina: chiuse le poste (tengono anche le radio) nei piccoli centri “alla fine del mondo”. Dice che non servono. Perché sono pubbliche. ****** A Genova il Festival dell’Eccellenza femminile è impegnato da vent’anni alla promozione dei diritti delle donne e la parità di genere usando come strumento privilegiato il teatro per raccontare emozioni, paure e lotte quotidiane femminili. Appuntamenti fino a metà dicembre con novità nazionali: Alfonsina, Alfonsina, il diavolo in gonnella (la donna che ha partecipato al giro d’Italia maschile, Thelma e Louise trent’anni dopo e Tu dentro di me sulla maternità surrogata. Se non lo leggevo sul Sole24Ore non ne avevo mai saputo nulla: e voi? Nemmeno del premio Pegaso d’Oro della Regione Toscana a Dacia Maraini se ne è dato grande notizia. Ovviamente le donne saranno contente, ma non sanno che è andato in scena lo spettacolo Dialogo di una prostituta con il suo cliente, opera della premiata. ****** La scrittrice austriaca Katharina Winkler ha pubblicato un libro sulla violenza dei maltrattamenti che subiscono le donne. Il titolo I gioielli blu” è piacevole. Ma allude ai lividi delle donne picchiate. ****** USA, Wall Street Journal sulla elezioni: “Mai vista una spaccatura tra i sessi così verticale: il genere per la prima volta conta più della razza”. Conseguenza: il 10 % dei maschi vota Trump, il doppio rispetto a quattro anni fa. ******  Vignetta Una vignetta – certo blasfema per i devoti di Eugenia Roccella – trae conseguenze compassionevoli dalla nuova legge 40 universale, certamente da discutere, non da demonizzare: Maria, incinta di Gesù, viene portata in catene davanti al giudice. Accusa: “Gravidanza per altri!”.  APPROFONDIMENTO  No, von Klausewitz non aveva ragione                               No, von Klausewitz non aveva ragione: la guerra non è la prosecuzione della politica con altri mezzi. Al contrario. E’ l’abbandono della politica perché si rinuncia alla parola. Il “dialogo” non è le due chiacchere con gli amici, è la ricerca di un’intesa anche con gli sconosciuti quando ci troviamo su sponde diverse di un fiume: lo sconosciuto o il mal conosciuto non è il nemico. Tuttavia la logica amico/nemico, purtroppo, non è realistica solo per Karl Schmitt: per accettarla bisogna però essere totalmente pessimisti sulla natura dell’uomo. Sulle sponde del fiume entrambe le parti credono buona la propria posizione e diffidano di quella dell’altro, che, non conosciuto, si fa nemico. Senza esplicitare intenzioni si diventa contendenti e ciascuna delle due parti è convinta di combattere la “guerra giusta”. Per la dottrina militare tocca alla società mantenere la sicurezza e, quindi, predisporre i mezzi per poi difenderla. Se “arriva” la guerra, va condotta, ovviamente, secondo il diritto internazionale (Jus ad Bellum e Jus in Bello). In teoria l’esercito resta passivo in attesa dell’esplosione. Il gen. Carlo Jean ricorda che il ricorso alle armi può essere evitato “con la dissuasione realizzabile in due modi: o con l’equilibrio delle forze – di cui l’equilibrio del terrore e la minaccia di rappresaglie “di secondo colpo” della guerra fredda rappresentano la variante più stabile avvenuta nella storia – oppure con la superiorità degli Stati che, soddisfatti dello status quo, sono disponibili a ricorrere alle armi contro le potenze revisioniste che vorrebbero modificarlo con la forza. Le armi non sono, quindi, utili solo per combattere. Lo sono – a parer mio, soprattutto – per mantenere la pace”. Da sempre i militari sono i primi difensori della pace. Si dà però il caso che oggi le armi sono passate dal sasso al drone, al nucleare miniaturizzato, all’elettronica e ad armi autonome dichiaratamente dette letali per fare il maggior male possibile al presunto nemico, che una settimana prima era un turista o un fornitore di beni mercantili.  Sempre giurando sui principi del diritto internazionale e massacrando i bilanci sociali per acquisire sempre più armi e fornire profitti a questo genere di produzione. Al recente Teha (The European House del Forum Ambrosetti) è intervenuta la regina di Giordania Rania per ricordare – in una sede in cui i temi in discussione erano di natura economica e riguardavano la sicurezza in termini di produttività, profitti, interessi – che la pace giusta esige la sicurezza reciproca in termini di responsabilità internazionale purché applicata. Non sarà sicura Israele se commette illeciti e non sarà sanzionata: il diritto Internazionale deve prevalere senza eccezioni e i diritti umani sono assoluti, non negoziabili. Escludendo comunque dalle trattative chi, come Hamas, legittima lo sterminio, non può essere messo da parte il sistema di regole che l’umanità si è data perché ci ha creduto e “deve” continuare a crederci. Le regole sono state create per realizzare un mondo sicuro per tutti e tutti debbono sottomettervisi,  per evitare tragedie irreparabili. Sembra impossibile che nella vita civile due persone che entrano in rotta di collisione non passano alle vie di fatto, ma ricorrono al tribunale per ottenere la mediazione di un giudice terzo secondo la legge non scritta della fiducia nell’uomo e il rispetto delle leggi vigenti, mentre offese o abusi analoghi tra nazioni finiscono per esasperare il conflitto e portare alla prova di forza, alla guerra. Se i governi delle singole nazioni sono universalmente chiamati alla tutela della pace, è ipocrisia impegnare la parola d’onore sui principi e disonorarli nei fatti. Anche perché si diventa complici delle troppe vittime, costituite da civili, da bambini, ma anche dai soldati; le distruzioni di case che sono come le nostre e il perpetuarsi dell’odio nelle generazioni che non potranno dimenticare gli autori delle stragi e delle devastazioni. E’ il grande spreco, l’impoverimento, la minaccia sul futuro dell’Europa a cui è stato impedito di celebrare ottant’anni di pace interna come non era mai successo. Le chiese, non tutte, hanno capito: i fondatori non immaginavano i principi strumento di sterminio degli avversari. I cristiani hanno fatto ammenda delle crociate, delle guerre di religione, del sostegno alla pena di morte che hanno sporcato la loro storia.  Le Nazioni Unite hanno istituito Agenzie specializzate per collegare le esigenze diverse. Recentemente si è istituito un Tribunale Penale Internazionale per giudicare i responsabili di efferatezze e violazioni dei diritti umani, ma i processi avvengono quando le vittime sono ormai irrisarcibili. Il nemico è la guerra. Che costa soprattutto quando finisce. La Grande Guerra, immaginata come una rapida scorreria a completamento del Risorgimento, durò oltre un triennio e lasciò il paese stremato, oltre che per i lutti, per la povertà, la disoccupazione, i reduci da sistemare, i mutilati da reintegrare, la debolezza del governo, la divisione dei partiti, l’ideologia rivoluzionaria, gli scioperi del Nord, le violenze e gli assassinii dei gruppi fascisti. La guerra produsse il regime liberticida, che, alleato del nazismo, portò alla seconda guerra mondiale, la guerra più tragica. Da allora i Ministeri della Guerra rinnegarono il nome: ora in tutto il mondo ci sono solo Ministeri della Difesa. E’ già molto, ma se si crede nella difesa e il principio è di tutti, nessuno dovrebbe offendere, altrimenti si torna alla casella precedente: “si cerca” la guerra. Il 24 febbraio 2022 Putin invade l’Ucraina. Un esercito non lo si schiera la mattina per il pomeriggio e con gli strumenti satellitari ed elettronici da una settimana le cancellerie dei paesi vicini sapevano. Una volta entrati i russi oltre le frontiere, tutti fermi a vedere come reagiva Zielinski? Il 7 ottobre 2023 Hamas esce dai tunnel commette una strage infame. Lasciamo da parte l’attentato al King David del 1946 e la costituzione di uno Stato di Israele senza un analogo “Stato” palestinese nel 1948: da allora non c’è mai stata pace, solo stragi e vendette delle vendette. Tutti sapevano che da soli palestinesi e israeliani non ce l’avrebbero mai fatta a convivere civilmente. Ma non c’è stato nessun mediatore per quasi ottant’anni. No, la guerra non è la prosecuzione della politica. Giancarla Codrignani
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