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Città 30, quanto piace ai cittadini? I dati a 6 mesi dal via

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Città 30, quanto piace ai cittadini? I dati a 6 mesi dal via

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 Alessandro Di Stefano, BC

Dopo sei mesi dall’introduzione del limite di velocità a 30 km/h su buona parte delle strade di Amsterdam, oltre il 60% dei cittadini si dice soddisfatto. I dati sono quelli ufficiali, pubblicati dal Comune. Come prevedibile chi si sposta di frequente in bici o a piedi – cioè parecchie persone nella capitale olandese – ha apprezzato questa nuova politica. C’è anche da da dire che non si può certo parlare di disagi per chi guida. Vediamo dunque i dati di Amsterdam città 30.

Amsterdam città 30: i primi risultati

I dati raccolti mostrano che la velocità media sui tratti interessati è scesa di circa il 5%, arrivando a 20 km/h, tenendo conto di frenate e soste. Sulle strade con il nuovo limite la velocità massima è diminuita del 10%, passando da 40 a 36 km/h. Interessante anche il calo nelle vie dove il limite è rimasto a 50 km/h: pure qui si circola più lentamente con velocità media di 28 km/h (-4%).

Chi critica la città 30 usa spesso questo argomento: così la gente arriverà tardi al lavoro. In realtà le cifre dicono altrimenti, dal momento che ad Amsterdam la durata di un viaggio di 10 minuti è aumentata di 30 secondi. Sono aumentati sensibilmente anche i tempi per quanto riguarda il trasporto pubblico. Si tratta ovviamente di una misura che dovrà ancora essere implementata e assorbita dalla cittadinanza, i cui benefici si noteranno soprattutto in termini di riduzione di rischi e di incidenti.

«Questi risultati – ha commentato la vicesindaca e assessora ai Trasporti di Amsterdam Alderman Melanie van der Horst – confermano ciò che ci aspettavamo: c’è un traffico più tranquillo, ma non tutti si attengono ancora al limite di velocità. Ogni chilometro più lento è un guadagno per la sicurezza stradale».

Bologna città 30: a che punto siamo?

In Italia è stata senz’altro Bologna la città che nel 2024 ha fatto scuola, introducendo su buona parte delle strade urbane il limite di velocità a 30 km/h. Scelta che ha indispettito il ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Eppure i dati sul calo degli incidenti, in particolare di quelli mortali, dovrebbero mettere d’accordo tutti sulla bontà di misure simili. Un’altra città apripista su questo tema è stata Parigi, una delle più grandi città al mondo a introdurre nel 2021 limiti di velocità su vasta scala.

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