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La migliore posizione per dormire? Te la sveliamo noi (e non è la prona)

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La migliore posizione per dormire? Te la sveliamo noi (e non è la prona)

Un sonno di qualità inizia dalla postura giusta. Ecco come ogni posizione può influire sulla tua salute e benessere notturno.

di Marco Trabucchi

Lifestyle, 17 ottobre 2024

Qual è la migliore posizione per dormire? È quella che vi fa dormire bene. E voi ci riuscite? Dormite a sufficienza? La National Sleep Foundation raccomanda di dormire tra le 7 e le 9 ore a notte. Non riuscire a riposare bene di notte, infatti, ha importanti ripercussioni sulla vita quotidiana: calano i riflessi, ne risente la produttività lavorativa e soprattutto l’umore, con l’aumento dell’irritabilità e dello stress. Secondo uno studio dell’Università di Harvard, a lungo andare la mancanza di un sonno di qualità può aumentare il rischio di sviluppare malattie croniche come diabete, obesità e problemi cardiovascolari.

L’insonnia, la brutta bestia da evitare

L’insonnia genera un circolo vizioso che non bisogna trascurare. È non è un problema marginale: i disturbi del sonno sono diffusissimi. Secondo le ultime rivelazioni dell’AIMS (Associazione Italiana Medicina del Sonno), nel nostro Paese, sono circa 13,4 milioni le persone che soffrono di disturbi legati al sonno. Stress, vita frenetica, preoccupazioni, alimentazione scorretta: le principali motivazioni che portano gli italiani a non riposare bene. Un esercito di insonni, occasionali o cronici, che durante la notte si lamenta, si gira, aggiusta il cuscino, controlla l’orologio o alla peggio il cellulare sul comodino.

I consigli dell’esperto per dormire meglio

Appurato che il sonno è parte delle strategie necessarie a preservare la nostra salute, la Dottoressa Carolina Lombardi, responsabile del Servizio di Medicina del Sonno dell’Istituto Auxologico Italiano IRCCS, ci mette in guardia da comportamenti sbagliati. «Il nostro sonno fisiologico può essere aggredito da diversi “nemici”, primo fra tutti il nostro stile di vita, i ritmi di ogni giorno, le irregolarità alimentari così come la cattiva esposizione alla luce solare. In genere consigliamo buone pratiche per il sonno, tra cui fare una buona attività fisica durante la giornata, restare leggeri la sera a cena e mantenere un equilibrio psicofisico durante il giorno per avere un riposo ristoratore. Tra le abitudini da evitare, invece, l’utilizzo di cellulari, tablet, TV e PC fino a tarda notte, di assumere sostanze stimolanti come caffè o nicotina la sera e di fare attività fisica intensa dopo cena».

La migliore posizione per dormire: la corretta postura durante il sonno

Dormire bene non è solo una questione di quantità, ma anche di qualità. Prestare attenzione alla posizione in cui si dorme può fare una grande differenza nel nostro benessere quotidiano e nella nostra salute a lungo termine. Studi recenti hanno evidenziato l’importanza di una corretta postura durante il sonno. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience nel 2021, la posizione assunta durante il riposo influenza direttamente l’efficienza con cui il cervello elimina le sostanze di scarto, un processo fondamentale per mantenere la salute cognitiva a lungo termine. Inoltre, un’indagine condotta dall’American Sleep Association ha rivelato che il 65% delle persone che soffrono di dolori cronici alla schiena attribuisce il problema a posture scorrette durante il sonno.

Vantaggi e svantaggi delle diverse posizioni

Sperimentare diverse posture e trovare quella più adatta alle proprie esigenze può richiedere tempo, ma i benefici di un sonno ristoratore si rifletteranno positivamente su tutti gli aspetti della nostra vita, dalla produttività lavorativa alla salute fisica e mentale. Ma qual è la posizione migliore? Anche in questo caso ci arriva in soccorso la Dottoressa Carolina Lombardi. «Non esiste una “posizione perfetta” valida per tutti: la postura migliore dipende dalle necessità individuali, dai problemi di salute preesistenti e dal livello di comfort personale. Tuttavia, scegliere una posizione che supporti la colonna vertebrale e favorisca una buona respirazione può contribuire notevolmente alla qualità del sonno. In sostanza non esiste una miglior posizione per dormire, ma è bene sperimentare diverse posizioni e adottare cuscini o materassi adeguati può fare la differenza per dormire meglio e svegliarsi riposati». Ecco un’analisi dei vantaggi e svantaggi delle principali posture notturne.

1. Dormire supini (a pancia in su)

Vantaggi

Dormire sulla schiena è considerata una delle posizioni migliori per allineare la colonna vertebrale e ridurre il rischio di sviluppare dolori al collo e alla schiena. Questa posizione consente al corpo di rilassarsi in modo uniforme e aiuta a mantenere una postura neutra, in particolare se si utilizza un cuscino adeguato sotto la testa. Inoltre, dormire supini può ridurre la comparsa di rughe, poiché il viso non è premuto contro il cuscino, e favorire la digestione, minimizzando il reflusso gastrico.

Svantaggi

Dormire supini può essere problematico per chi soffre di apnea notturna o russamento. In questa posizione, la lingua e i tessuti molli possono ostruire le vie respiratorie, peggiorando il problema. È quindi sconsigliata a chi ha difficoltà respiratorie durante la notte. Anche chi soffre di lombalgia potrebbe trovare questa posizione meno confortevole se non viene utilizzato un supporto adeguato sotto le ginocchia.

2. Dormire di lato (in posizione fetale)

Vantaggi

Dormire di lato, in particolare in posizione fetale, è una delle scelte più comuni e viene spesso consigliata per chi soffre di russamento o apnea notturna. Questa postura favorisce una buona circolazione sanguigna e riduce il rischio di sviluppare reflusso gastroesofageo. Inoltre, dormire sul lato sinistro è particolarmente benefico per le donne in gravidanza, in quanto migliora il flusso sanguigno al feto.

Svantaggi

Dormire troppo rannicchiati può limitare la capacità polmonare e causare dolori alla schiena o alle articolazioni. Inoltre, dormire sempre sullo stesso lato può causare uno squilibrio muscolare e persino contribuire alla comparsa di rughe o cedimenti cutanei su un lato del viso, a causa del continuo contatto con il cuscino.

3. Dormire in posizione laterale (con il corpo allungato)

Vantaggi

Una variante più rilassata della posizione fetale è dormire di lato con il corpo leggermente allungato. Questa postura mantiene l’allineamento della colonna vertebrale e riduce lo stress sulla schiena e sul collo. È particolarmente indicata per chi soffre di apnea notturna o reflusso gastrico, in quanto mantiene le vie respiratorie aperte e riduce il rischio di reflusso acido.

Svantaggi

Anche in questa posizione, come nella fetale, esiste il rischio di sviluppare rughe o un aspetto asimmetrico del viso, se il contatto con il cuscino è prolungato. Chi dorme sul lato destro potrebbe, inoltre, sperimentare un peggioramento del reflusso gastrico rispetto al lato sinistro, poiché la posizione influisce sul rilascio degli acidi dello stomaco.

4. Dormire proni (a pancia in giù)

Vantaggi

Dormire a pancia in giù può ridurre il russamento, in quanto impedisce alla lingua di ostruire le vie aeree. Questa posizione è apprezzata da chi trova difficoltà a dormire nelle altre posture, poiché consente un rilassamento della muscolatura frontale.

Svantaggi

Attenzione però, dormire proni è generalmente considerato una delle peggiori posizioni per la colonna vertebrale. In questa postura, il collo tende a rimanere ruotato per lunghi periodi, causando tensione e dolori cervicali. Inoltre, la curva innaturale della colonna lombare può aggravare dolori alla schiena. Chi dorme in questa posizione tende anche a mettere pressione sugli organi interni, riducendo la qualità complessiva del riposo. Un altro svantaggio è la difficoltà respiratoria dovuta alla compressione del torace sul materasso. Secondo alcuni può provocare rughe facciali premature.

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