Silvia R. Lolli
Nel 2013 pubblicai “SENSoaZIONI. Ginnastica fra Arte e Scienza” in.edit Edizioni. Scrivevo che la cultura dell’educazione fisica ed il ruolo del suo insegnante in Italia si stavano estinguendo.
A questa scrittura mi portò un articolo di A. Ichino pubblicato il 25 luglio 2010 sul quotidiano Il Sole 24ore dal titolo: “L’educazione fisica? Bocciamola”.
La sua proposta era quella di licenziare tutti gli insegnanti di educazione fisica e sportiva; ricordo che l’Italia si distingue ancora per avere questo ruolo soltanto nelle scuole di secondo grado a differenza degli altri paesi con istituzioni democratiche. Proseguiva spiegando che lo Stato poteva dare ad ogni genitore un voucher per iscrivere i figli ad un corso sportivo!
Oggi quella proposta può essere facilmente attuata, soprattutto grazie all’informazione sportiva a senso unico veicolata dalla melassa comunicativa odierna; anche le inchieste giornalistiche (vedi Presa Diretta di inizio settembre) in genere non presentano tutto il contesto italiano. I soliti nomi hanno spazio e spiegano soltanto una parte della medaglia; così nell’ignoranza si può facilmente eliminare l’educazione fisica e sportiva di base svolta dagli insegnanti preposti come è in tutto il mondo anche nella primaria.
Negli ultimi tempi abbiamo subito l’enfasi mediatica per le nostre vittorie sportive: campionati europei di calcio, Olimpiadi, Paralimpiadi e più recenti campionati europei femminili e maschili di pallavolo, senza dimenticare il ciclismo e gli altri sport…quindi la bocciatura per la materia scolastica può avvenire.
La comunicazione viene indotta dal marketing di manager, sportivi(?), accuratamente scelti dal sistema anche politico. Difficile che la scuola e gli insegnanti possano opporre altro, cioè trovino spazio e tempo da dedicare per una loro precisa e reale marketing. Intanto perché la cultura dell’insegnamento non dovrebbe farsi marketing!
Dopo la legge delega per la riforma dello sport, 08/08/19, l’ex ministro dello sport Spadafora, dopo aver costituito Sport&Salute SpA (per la distinzione fra sport federale e sport per tutti) ha elaborato i decreti attuativi. La riforma dello sport però ancora latita, probabilmente sarà solo una luce opaca, riflettente il vecchio contesto. Rispetto ai cambiamenti, ora divenuti gattopardeschi, rimarrà la perdita culturale della materia scolastica, cioè dell’educazione fisica; dovrebbe essere la base dello sport, ma in Italia nessuno sembra volerlo.
Ci sono dunque le normative, nuove? Non è stata soltanto la pandemia a bloccare la legge di riforma dello sport; il rinvio è stato annunciato dalla parlamentare forzista Vezzali ex campionessa olimpica di scherma due giorni prima dell’elezione di Malagò per il 3° mandato. Solo un caso la sua grande vittoria? La candidata Antonella Bellutti ebbe solo 1 voto, altri 13 all’altro candidato Di Rocco (ex federciclismo; anche la Bellutti proviene da quella federazione, ma come ex atleta olimpionica!).
Oggi quindi assisto ad uno stallo. Oltre a mantenere il “volontariato” sportivo, permette di ridefinire e ridistribuire ruoli e spazi di potere, per esempio dando alla neo istituzione Sport&Salute SpA nuovi compiti che forse non dovranno più passare dal Ministero dell’Istruzione (MI, una volta pubblico – MPI!).
Vista l’euforia per un momento economico annunciato favorevole (solo per il PIL momentaneo e non per i futuri debiti che ci stiamo accollando) e con i tanti miliardi del PNRR a disposizione, anche lo sport deve avere la sua parte, basta però mantenere i privilegi di tutti, come per esempio la Finanziaria 2002 (oggi si arriva fino a €10,000,00/annui esentasse per chi lavora nello sport) che cozza con la richiesta di maggior professionalità e di tutele previdenziali, DD. Lsg 36-37/21.
Poi mettiamo altre sedie da occupare: per le donne le due vicepresidenti, di cui solo una vicarie e un nuovo ruolo dirigenziale per Sport&Salute SpA. Il Cda su proposta di Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato dal 3 marzo 2020, ha nominato il 9 settembre 2021 Diego Nepi Molineris direttore generale della struttura. Chi è costui? Leggo da internet: “Dopo anni di esperienza professionale presso Larry Smith, Aeroporti di Roma S.p.A. e Grandi Stazioni S.p.A., a febbraio 2014 ha assunto il ruolo di Direttore Marketing e Sviluppo del CONI. Dal 2005 ricopre l’incarico di Direttore degli Impianti Sportivi e Parco Foro Italico di Coni Servizi S.p.A. Nel 2008, nel 2012 e nel 2016, in occasione dei Giochi Olimpici di Pechino, Londra e Rio de Janeiro ha fatto parte della missione italiana come Responsabile dell’Organizzazione e del Funzionamento di Casa Italia. È Direttore Operativo degli Internazionali BNL d’Italia di tennis; Direttore Generale del Comitato Esecutivo del Golden Gala Diamond League di atletica leggera; Direttore Generale del Torneo 6 Nazioni di Rugby; Direttore Operativo degli Internazionali di Nuoto 7 Colli Clear e Membro del Comitato Tecnico di Gestione del Concorso Ippico di Piazza di Siena. Ha anche insegnato in corsi di specializzazione e master presso la Scuola dello Sport CONI, il Luiss Creative Business Center, il Campus University MBA”.
Mi sembra strano che i tanti enti di promozione sportiva tacciano su questa nomina; Sport&Salute SpA non doveva essere funzionale ad elevare l’attività fisica e fare promozione sportiva nella popolazione, per estendere la prevenzione tramite essa e quindi aveva già ?
Invece il primo atto oggi, 23 settembre 2021 sbandierato, ma già da tempo sotto traccia su alcuni giornali è quello di riproporre l’attività motoria alle elementari (per noi docenti e per il MI non si chiamano da tempo primarie?); sul sito Sport&Salute si scrive:
“Due ore di attività motoria alle elementari, 17 milioni di investimento, 76500 classi e 1 milione e mezzo di bambini coinvolti. Il 175 per cento in più rispetto ai piani precedenti.
Oggi apre la piattaforma per le candidature dei Tutor Sportivi Scolastici di “Scuola Attiva Kids”, il progetto per la scuola primaria.
Parte il Piano Scuola di Sport e Salute: SCUOLA ATTIVA – PIÙ SPORT, PIÙ SCUOLA.
Due i progetti: per la scuola primaria Scuola Attiva Kids, per la scuola secondaria di I grado Scuola Attiva Junior.
Oggi si parte con “Scuola Attiva Kids” e l’avvio delle candidature per i Tutor Sportivi Scolastici tramite piattaforma informatica, accessibile dalla sezione dedicata sul sito Sport e Salute. Da mercoledì 27 settembre verrà invece avviata la fase di adesione per le scuole…”
Tralascio il resto; chiedo solo: “Dove è finita la legge dell’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria? Perché c’è bisogno di Tutor sportivi scolastici che provengono da Coni e FSN compreso il CIP (comitato Paralimpico) anche nella scuola secondaria di I grado? Non ci sono già gli insegnanti che possono fare gruppo sportivo, come negli altri paesi?
Cosa è successo negli ultimi anni in questo settore, per il quale oggi la politica ha promosso un manifesto per chiedere di inserire la parola sport in Costituzione? (il manager d’azienda Berruto è da pochi mesi referente PD per lo sport e fino ad allora allenatore nazionale della squadra di pallavolo maschile?)
Termino con questa brevissima sintesi: i cambiamenti così sbandierati dal movimento 5 stelle all’inizio del mandato parlamentare cercavano di portare cambiamenti nello sport e nell’organizzazione dell’educazione fisica scolastica: con Conte 1 la riforma dello sport (legge delega 08/08/19) e la legge per l’inserimento dell’educatore fisico e sportivo alla scuola primaria (proposta legge dell’ex ministro all’istruzione Bussetti, oggi dopo la prima approvazione veloce alla Camera è da quasi tre anni ferma al Senato; perché?); con Conte 2 rimane al governo soltanto il ministro Spadafora che costituisce una commissione di esperte/i per la scrittura dei decreti delegati, finiti soltanto il 28 febbraio 2021 (ma la colpa è tutta della pandemia!!!), senza quello più importante sulla governance e già con previsione di renderli attuativi soltanto dal luglio 2022.
Intanto con il governo Draghi viene fatto fuori anche il ministro dello sport; Spadafora aveva avuto uno scontro con Malagò ed i presidenti di federazioni sportive sulla questione limite dei mandati; altre incrinature o veri e propri scontri politici per le Olimpiadi a Roma, poi il ministro ha abbassato la testa per le nomine del Comitato olimpico per quelle invernali Milano-Cortina (che ci stanno facendo spendere tanti euro e tanto suolo anche in infrastrutture per se tutto in ritardo!). Intanto la parlamentare Valentina Vezzali il 12 marzo 2021 è stata nominata sottosegretaria di Stato alla presidenza del consiglio dei ministri e comincia a comunicare che ci vogliono cambiamenti alla legge di riforma (con altri nomi, ma lo stesso processo l’ho visto con la riforma Melandri all’inizio del millennio). Il sistema sportivo, si dice, non può essere in grado a luglio 2022 di rispettare i decreti legislativi emanati il 28 febbraio 2021 e pubblicati sulle GGUU 67-6818-19 marzo 2021.
Si preparano così i cambiamenti, per meglio dire la restaurazione; intanto continua l’estinzione dell’educazione fisica e sportiva a scuola. La sottosegretaria infatti annuncia il 10 maggio 2021, due giorni prima delle elezioni presidenziali del CONI, che l’attuazione dei decreti subirà una proroga: entreranno in vigore a gennaio 2024. Malagò viene eletto da tutti i presidenti federali per il suo 3° mandato; ha infatti portato a casa la proroga per l’attuazione della legge del 2019. Così si avrà tempo per riformare una riforma mai andata in porto. Corsi e ricorsi storici nella malandata Repubblica italiana.
Anche a scuola ho visto spesso riforme sulle riforme, cioè restaurazioni continue.
L’obiettivo finale però non vorrei che rimanesse soltanto quello di fare l’ennesima riforma sbagliata della Costituzione mettendo la parola “sport” per evidenziare un diritto già sancito in molti suoi articoli.
Sarebbe la chiusura di un circolo vizioso di una comunità culturalmente non preparata a leggere i molteplici e complessi aspetti dello sport, in primis quello educativo: non ci può essere sport senza educazione fisica!
Immagine: Creative Commons 2.0.