di Simona Segoloni Ruta, 21/12/2021
La categoria del gender (usata originariamente nella grammatica) entra nelle scienze sociali grazie
a Gayle Rubin (1975), che la usa in opposizione a sex: quest’ultimo indicherebbe le caratteristiche
biologiche di maschi e femmine, quella invece le determinazioni culturali dell’essere femmine o
maschi.
Fin da questo momento il gender intreccia il cammino del femminismo, che ne coglie l’indiscusso
vantaggio nella capacità di smascherare la falsa idea che i significati e i ruoli sociali pensati per i
due sessi siano naturali. La riflessione femminista si apre così alla distinzione fra il sesso e i
significati a esso attribuiti, dai quali poi conseguono prassi e istituzioni sociali….L’articolo prosegue sulla Rivista
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