Russia: artista rischia fino a 10 anni di detenzione per avere protestato contro la guerra
di Amnesty International
Aggiornamento dell’1/06/2022 – Il 30 maggio il tribunale ha prolungato la detenzione preventiva di Aleksandra Skochilenko almeno fino al 1° luglio.
L’artista Aleksandra Skochilenko è stata arrestata l’11 aprile e interrogata fino alle 3 del mattino successivo. È accusata di aver sostituito i cartellini dei prezzi con informazioni e slogan contro la guerra in un supermercato a San Pietroburgo il 31 marzo. Secondo il suo avvocato, a chiamare la polizia era stato un cliente del supermercato.
È stata accusata di “diffondere consapevolmente false informazioni sull’utilizzo delle forze armate russe” e posta in custodia cautelare fino al 1° giugno. Aleksandra Skochilenko si trova in precarie condizioni di salute e porla in custodia cautelare, dove non riceverebbe la dieta appropriata o le cure mediche di cui ha bisogno, mette a rischio la sua salute e il suo benessere. Se condannata, rischia fino a 10 anni di carcere.
Aleksandra Skochilenko è una cantautrice e artista di San Pietroburgo. È accusata di aver sostituito i cartellini dei prezzi nei supermercati locali con informazioni contro la guerra, compresi i nomi delle persone uccise durante i bombardamenti del Teatro d’arte drammatica di Mariupol.
L’11 aprile, la polizia ha perquisito la casa di Aleksandra Skochilenko, l’ha arrestata e interrogata fino alle 3 del mattino successivo. Il 13 aprile, il tribunale distrettuale di Vasileostrovsky l’ha posta in custodia cautelare fino al 1° giugno 2022, termine che potrebbe essere prorogato.
Aleksandra Skochilenko è accusata di “diffondere consapevolmente false informazioni sull’utilizzo delle forze armate russee sull’esercizio dei loro poteri da parte degli organi di stato della Federazione russa” ai sensi dell’articolo 207.3, paragrafo 2, aggiunto di recente, del codice penale. Rischia dai 5 ai 10 anni di carcere se condannata.
Aleksandra Skochilenko è nota nella comunità artistica: scrive canzoni, crea fumetti e cartoni animati, organizza concerti e jam session. Ha anche scritto il famoso “Libro sulla depressione” che ha aiutato molte persone e ha contribuito a de-stigmatizzare le malattie mentali. Il libro è diventato estremamente popolare. È stato più volte ristampato e tradotto in varie lingue. Ha anche ispirato molti video e mostre.
Aleksandra Skochilenko soffre di celiachia e ha bisogno di una dieta speciale senza glutine. Il 20 aprile è stato riferito che la sua salute è peggiorata a causa della mancata disponibilità di cibo adeguato. Il 21 aprile il suo avvocato ha informato Amnesty International che il centro di detenzione le aveva finalmente permesso di ricevere un pacco alimentare dalla sua famiglia che soddisfaceva la sua dieta priva di glutine.
Il 23 aprile è stata trasferita da un centro di detenzione temporanea a un centro di detenzione preventiva.
Il 25 aprile uno degli avvocati di Aleksandra Skochilenko le ha fatto visita nel centro di detenzione preventiva e ha riferito che le sue condizioni di salute stanno peggiorando. Non può mangiare perché non le viene fornita la dieta di cui ha bisogno e nemmeno le è stato permesso di ricevere il cibo fornito dalla sua famiglia. Si sente molto debole. Ha anche riferito di essere stata sottoposta a pressioni da parte delle guardie del centro di detenzione e dei suoi compagni di cella.
La Resistenza femminista contro la guerra ha assunto la guida del movimento di protesta in Russia. Il gruppo, costituitosi il 25 febbraio, utilizza volantini e graffiti, distribuisce copie di articoli di portali indipendenti messi al bando dal governo e stampa slogan contro la guerra su banconote e su altri oggetti. Ha aperto un numero telefonico di emergenza per fornire sostegno psicologico alle attiviste e ha istituito la Fondazione contro la guerra, che assiste le persone multate o espulse dalle università per essersi opposte alla guerra.
“La guerra è contraria a tutti gli obiettivi del movimento femminista”, ha dichiarato ad Amnesty International Ella Rossman, una delle fondatrici della Resistenza femminista contro la guerra.
Il movimento ha installato 500 croci di legno in 41 città per commemorare le vittime civili della guerra. Almeno 3000 attiviste hanno preso parte ai cosiddetti “picchetti silenziosi”, indossando vestiti che riportavano scritte contro la guerra.
Finora almeno 100 attiviste di Resistenza femminista contro la guerra sono state arrestate, perquisite o minacciate. Il 30 marzo Yevgenia Isaeva, un’artista di San Pietroburgo, è stata multata di 45.000 rubli (circa 500 euro) e in seguito posta in stato di detenzione per otto giorni per “vandalismo” a causa delle sue performances artistiche.
Un’altra artista, Yulia Kaburkina, è stata arrestata il 2 aprile a Cheboksary per “discredito nei confronti delle forze armate russe” per avere, come Aleksandra Skochilenko, tolto i cartellini dei prezzi dagli scaffali di un supermercato sostituendoli con immagini di persone che manifestavano contro la guerra.
Melnik Viktor Dmitrievich
Prosecutor of Saint Petersburg
2/9 Pochtamtskaya street
Saint Petersburg
190000
Russian Federation
Fax: +7 (812) 3182650
Egregio Procuratore,
Le scrivo per esortarla a porre fine al procedimento nei confronti di Aleksandra Skochilenko accusata di “diffondere consapevolmente false informazioni sull’utilizzo delle forze armate russe” (articolo 207.3 del codice penale). È accusata di aver scambiato i cartellini dei prezzi in un supermercato di San Pietroburgo con slogan contro la guerra, il che non costituisce un crimine riconosciuto a livello internazionale. È stata arrestata l’11 aprile e interrogata fino alle 3 del mattino successivo. Aleksandra Skochilenko versa in gravi condizioni di salute e metterla in custodia cautelare, dove non riceverebbe la dieta o le cure mediche appropriate, mette a serio rischio la sua salute e il suo benessere.
Aleksandra Skochilenko soffre di celiachia (intolleranza genetica al glutine). Se consuma glutine, possono svilupparsi insufficienze organiche o malattie oncologiche e autoimmuni. È stato riportato che il centro di detenzione preventiva non le fornisce cibo senza glutine né consente che tale cibo le venga inviato.
Aleksandra Skochilenko è una cantautrice e artista di San Pietroburgo. È famosa a livello internazionale per il suo lavoro sulla de-stigmatizzazione delle malattie mentali che ha aiutato molte persone dentro e fuori la Russia.
Alla luce di quanto riportato, la esorto a:
– annullare immediatamente il procedimento penale contro Aleksandra Skochilenko e rilasciarla;
– In attesa di ciò, assicurarsi che le condizioni e il trattamento di Aleksandra Skochilenko soddisfino gli standard internazionali, che abbia accesso a un’assistenza sanitaria adeguata e ad una alimentazione nel rispetto degli standard disponibili nella comunità.
La ringrazio per l’attenzione.
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di Amnesty International
Invito a firmare l’appello di Amnesty International: L’artista russa Aleksandra Skochilenko è stata arrestata lo scorso aprile per aver sostituito i cartellini dei prezzi con informazioni e slogan contro la guerra in un supermercato di San Pietroburgo. Secondo il suo avvocato, a chiamare la polizia era stato un cliente del supermercato. È stata posta in custodia cautelare, inizialmente fino al 1° giugno, con l’accusa di aver “diffuso consapevolmente false informazioni sull’utilizzo delle forze armate russe”. Alla fine di maggio il tribunale ha prolungato la detenzione preventiva almeno fino al 1° luglio. Aleksandra è una nota artista riconosciuta che ha provato a cambiare la società russa con la sua arte: scrive canzoni, crea fumetti e cartoni animati, organizza concerti e jam session. Ha anche scritto il famoso “Libro sulla depressione” che ha aiutato molte persone e ha contribuito a de-stigmatizzare le malattie mentali. Purtroppo, le sue condizioni di salute stanno peggiorando: Aleksandra è celiaca e ha bisogno di una dieta speciale senza glutine, che non può seguire in carcere. Il procedimento penale contro Aleksandra Skochilenko deve essere annullato e le autorità devono rilasciarla immediatamente. In attesa della sua liberazione, le devono essere garantite un’assistenza sanitaria e un’alimentazione adeguata. Se condannata Aleksandra, rischia fino a 10 anni di carcere. |