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Andare in bicicletta contrasta cambiamenti climatici e inquinamenti

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di FIAB

«Andare in bici non è fare ciclismo, perché la bicicletta è un mezzo di trasporto e, come tale, si colloca all’interno di tutte le tematiche di cambiamento climatico, inquinamento, tutela dell’ambiente, congestione del traffico, sicurezza». Antonio Dalla Venezia, referente FIAB per il progetto Bicitalia, ha spiegato in questi termini l’approccio che istituzioni, politica, aziende e in generale l’opinione pubblica dovrebbero assumere di fronte alla mobilità ciclistica. Se ci si concentra poi sul cicloturismo, spicca soprattutto l’opportunità economica, occupazionale e di sviluppo. A ridosso delle Giornate Nazionali del Cicloturismo, la seconda edizione organizzata da FIAB insieme ad Active Italy, la Federazione ha organizzato un convegno Le prospettive del cicloturismo come volano economico per rilanciare il settore turistico, combattere la crisi climatica ed energetica, tenutosi il 9 giugno. In questo articolo riassumeremo alcuni spunti emersi nel corso del webinar.

Secondo i dati più aggiornati il numero degli italiani interessati al cicloturismo è pari a 8 milioni, circa il 16% della popolazione maggiorenne. «Fino al 2019 il mercato internazionale rappresentava il 70% del cicloturismo in Italia mentre, oggi, siamo a un 50/50 – ha commentato Maria Elena Rossi, direttore marketing e promozione di ENIT – La promozione dei territori italiani in chiave cicloturistica parte dal racconto di esperienze e curiosità da scoprire in bicicletta in aree magari già visitate in passato, che saranno veicolate sulla nuova piattaforma italia.it in cui ci sarà spazio per digitalizzare anche i servizi proposti dal singolo territorio in ambito di progetti interregionali».

Al convegno sul cicloturismo organizzato da FIAB ha preso la parola anche Paolo Gandolfi, ex parlamentare e tra i padri della legge quadro sulla mobilità ciclistica. Attualmente ricopre il ruolo di consulente del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, dicastero dove è da tempo riconosciuta la competenza di FIAB: «L’atteso Piano Nazionale per la Mobilità Ciclistica dovrebbe finalmente essere approvato entro metà settembre – ha detto Gandolfi -. Si tratta di uno strumento fondamentale per costruire progetti e programmi per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e per la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica, per la quale è stato scelto di utilizzare, come punto di partenza, la rete Bicitalia di FIAB, già mappata negli anni dai volontari e tecnici della Federazione».

Tema chiave quando si parla di cicloturismo è quello dell’intermodalità bici+treno. I passi avanti ci sono in Italia, come dimostra il caso dell’Abruzzo, ma ancora molto deve essere fatto. «L’opportunità di rendere sempre più bike friendly l’offerta di trasporto ferroviario locale e di massimizzare questo piano di rinnovamento – ha commentato Dalla Venezia – è in ogni caso vincolata alla lungimiranza delle singole Regioni, cui è data facoltà di decidere la configurazione dei posti bici nei nuovi convogli tra un minimo e un massimo possibili, ma anche di concordare con Trenitalia soluzioni su misura che includano, ad esempio, un’intera carrozza riservata al parcheggio bici».

Vi invitiamo dunque a consultare il sito andiamoinbici.it per scoprire tutti gli appuntamenti delle Giornate Nazionali del Cicloturismo (ripetiamo, in programma sabato 11 e domenica 12 giugno). Sono tantissime le escursioni e le gite in bicicletta verso le cascine dietro casa, nei parchi regionali, lungo l’argine di un fiume o sulle ciclabili alla scoperta di piccoli borghi e bellezze artistiche e naturali.

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