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Metafore visive di Aldo Spizzichino: un cammino di scoperta e di nuova conoscenza

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Metafore visive: un cammino di scoperta e di nuova conoscenza

24 giugno > 4 settembre 2022
a cura di Marina Marini
inaugurazione
giovedì 23 giugno | ore 18.00
intervengono: Olivia Levrini, Università di Bologna | Daniele L. R. Marini, Università di Milano
Aspettando la Notte Europea dei Ricercatori 2022
Aldo Spizzichino. MatematicaMente
Museo Ebraico di Bologna | via Valdonica 1/5 | 40126 Bologna | tel 051 2911280 | 051 6569003
Orari Mostra: da domenica a giovedì ore 10-18 | venerdì ore 10-16 | sabato chiuso | info@museoebraicobo.it | www.museoebraicobo.it
MEB
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1999-2019

La mostra “MatematicaMente” di Aldo Spizzichino

Si apre il 23 giugno al Museo Ebraico di Bologna una mostra di Aldo Spizzichino, artista visivo, pioniere nel  campo della cosiddetta Computer Art.  Nato a Tiglieto (GE) nel 1941, si è laureato in Fisica a Bologna, città in cui ha vissuto per la maggior parte della sua vita. Ha lavorato al CNR e all’INAF come astrofisico, ma si è sempre occupato anche di arte visiva, sperimentando con vari mezzi nell’ambito della grafica e spaziando dalla fotografia all’incisione, dalla creazione di loghi e di poster alla computer art.

È in questo campo di ricerca artistica che Aldo Spizzichino ha raggiunto i risultati più personali e interessanti, con un lavoro di avanguardia iniziato molto prima dell’avvento dei personal computer e dei software commerciali applicati alla grafica, e che è continuato con una sempre rinnovata passione e con capacità artigianali fuori dal comune fino alla morte, che lo ha colto nel 2017 nel pieno della sua creatività.

Il tema principale delle sue ricerche è stata la trasposizione estetica di strutture matematiche, che mantengono il collegamento con le forme naturali da esse originate o sono evocative di concetti astratti: metafore visive riconoscibili dal pubblico, che, grazie all’impatto simbolico, invitano il visitatore a percorrere un cammino di scoperta e di nuova conoscenza.

Eseguite in grafica vettoriale, le opere esposte sono tutte corredate da una nota che ne mette in rilievo le procedure e gli aspetti matematici, oltre che la genesi artistica, a riprova della grande attenzione dell’autore agli aspetti didattici e divulgativi. La sua scelta di usare un software scientifico e sicuramente desueto, quale il Fortran 77, non era solo dettata dalla grande dimestichezza da lui acquisita nell’uso di tale software nel suo lavoro di analisi dei dati sperimentali, ma anche da una specie di sfida anti-consumistica, volta ad evitare di adagiarsi su percorsi pre-confezionati che nascondono il pericolo di cadere in un iperrealismo indesiderato. Allo stesso tempo, voleva additare ai più giovani la possibilità di raggiungere risultati originali sforzandosi di usare mezzi “poveri”, ma sicuramente più stimolanti.

La mostra Aldo Spizzichino. MatematicaMente resterà aperta al Museo Ebraico di Bologna fino al 4 settembre.

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