Via libera ai vaccini Covid adattati a Omicron: come funzionano e gli effetti. In Italia entro dieci giorni
DOTTNET | 01/09/2022 19:11
Ma sono già in corso le valutazioni di uno dei prodotti scudo bivalenti adattati per le sottovarianti Omicron 4-5. Gli effetti collaterali osservati con i vaccini adattati sono stati paragonabili a quelli osservati con i vaccini originali
Il comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Ema ha raccomandato l’autorizzazione di due vaccini adattati per fornire una protezione più ampia contro il Covid. I vaccini di Pfizer e Moderna adattati alla variante BA.1 di Omicron sono destinati all’uso nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni che hanno ricevuto almeno la vaccinazione primaria contro il Covid. Questi vaccini sono versioni adattate dei vaccini originali Comirnaty (Pfizer/BioNTech) e Spikevax (Moderna) per colpire la sottovariante Omicron BA.1 in aggiunta al ceppo originale di Sars-CoV-2.
Saranno “le autorità nazionali nei vari Stati membri dell’Ue a determinare chi dovrebbe ricevere il vaccino, quale vaccino fare e quando”. A puntualizzarlo è l’Agenzia europea del farmaco Ema, che aggiunge: “Sono già in corso la valutazione di uno dei prodotti scudo bivalenti adattati per le sottovarianti Omicron 4-5”. Ogni Paese dell’Unione deciderà dunque come usare i vari vaccini di volta in volta disponibili, modulando le proprie strategie vaccinali “tenendo conto di fattori quali i tassi di infezione e ospedalizzazione, il rischio per le popolazioni vulnerabili, la copertura vaccinale e la disponibilità di vaccini”, aggiunge l’Ema. Per quanto riguarda il nostro Paese, il ministro Speranza precisa che il 5 settembre l’Aifa si pronuncerà e “credo che le prime forniture arriveranno attorno alla prima decade di settembre”.
I vaccini adattati possono ampliare la protezione contro le diverse varianti e si prevede che contribuiranno a mantenere una protezione ottimale contro il Covid con l’evoluzione del virus. Gli studi hanno dimostrato che Comirnaty Original/Omicron BA.1 e Spikevax Bivalent Original/Omicron BA.1 sono in grado di innescare forti risposte immunitarie contro Omicron BA.1 e il ceppo originale di Sars-CoV-2 in persone precedentemente vaccinate. In particolare, sono risultati più efficaci nell’innescare risposte immunitarie contro la sottovariante BA.1 rispetto ai vaccini originali. Gli effetti collaterali osservati con i vaccini adattati sono stati paragonabili a quelli osservati con i vaccini originali e sono stati in genere lievi e di breve durata. I due pareri del Chmp saranno ora inviati alla Commissione Europea, che adotterà una decisione finale.
Con l’evolversi della pandemia, la strategia dell’UE è quella di disporre di un’ampia gamma di vaccini adattati che colpiscano diverse varianti di Sars-CoV-2, in modo che gli Stati membri abbiano una pluralità di opzioni per soddisfare le loro esigenze quando progettano le loro strategie di vaccinazione. Si tratta di un elemento chiave nella strategia globale di lotta alla pandemia, poiché non è possibile prevedere come il virus si evolverà in futuro e quali varianti circoleranno quest’inverno. Altri vaccini adattati che incorporano diverse varianti, come le sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5, sono attualmente in fase di revisione da parte dell’Ema o saranno presentati a breve e, se autorizzati, amplieranno ulteriormente l’arsenale di vaccini disponibili. I dati clinici generati con i vaccini bivalenti originali/BA.1 raccomandati oggi supporteranno la valutazione e l’autorizzazione di ulteriori vaccini adattati. II vaccini originali, Comirnaty e Spikevax – ricorda l’Ema – sono ancora efficaci nel prevenire la malattia grave, l’ospedalizzazione e la morte associate al Covid e continueranno a essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell’UE, in particolare per le vaccinazioni primarie. Le autorità nazionali degli Stati membri dell’UE stabiliranno chi deve ricevere quali vaccini e quando, tenendo conto di fattori quali i tassi di infezione e di ospedalizzazione, il rischio per le popolazioni vulnerabili, la copertura vaccinale e la disponibilità dei vaccini.