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Il verde al posto dell’asfalto

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A Parigi, si moltiplicano le strade scolastiche. Con il verde al posto dell’asfalto

Da  Alessandro Di Stefano Rivista BC

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strade scolastiche parigi

A Parigi sono 164 le strade scolastiche messe in cantiere, di cui 114 già realizzate, per rendere più sicuri gli spostamenti degli alunni che ogni giorno entrano ed escono da oltre 200 istituti che si trovano su queste strade. La capitale francese ha da tempo intrapreso un percorso di transizione bike friendly, voluto dalla sindaca Anne Hidalgo, arrivata al secondo mandato. Per fare un paragone con l’Italia, dove comunque i passi avanti ci sono stati su questo fronte, Roma conta appena 17 strade scolastiche, Milano fa un po’ meglio con 35. E a Bologna è stato lanciato il test su una piazza scolastica.

Ma che cos’è una strada scolastica? Si tratta di un provvedimento che chiude l’accesso alle macchine una o più strade in prossimità delle scuole. Nei casi più timidi durante gli orari di ingresso e di uscita dalle lezioni; negli altri – come nella maggior parte degli interventi a Parigi – stabilmente. Nel piano Hidalgo, tra novembre 2022 e marzo 2023 è prevista l’istituzione di altre 54 strade scolastiche: una parte di queste saranno addirittura trasformate in spazi verdi, con la rimozione dell’asfalto. Se volete vederne qualcuna, sul sito della municipalità di Parigi trovate la mappatura. Non solo sicurezza, quindi, ma anche ecologia e radicale trasformazione dello spazio pubblico. In Italia siamo purtroppo abituati alle auto sempre accese, con i genitori in attesa dei figli al suono della campanella.

Le strade scolastiche come quelle sempre più diffuse a Parigi sono anche un incentivo per le famiglie e gli studenti affinché pratichino di più il bike to school. Con percorsi sicuri, è senz’altro più semplice prendere l’abitudine. Oltre a questo provvedimento, che potrebbe ispirare altre città a fare altrettanto, Parigi continua nel suo piano di pedonalizzazioni. Insieme a tutto questo bisogna anche evidenziare gli sforzi per disincentivare l’utilizzo del mezzo privato a Parigi, con la riduzione ad esempio del limite massimo di velocità. Un anno fa entrava in vigore una zona 30 come mai prima si era vista in una capitale europea: copre il 60% delle strade cittadine.

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