Canzone della marcia della pace
cari amici,
ho trovato oggi questo residuo dei tempi della guerra del Vietnam.
Caro Fortini, non ti ho conosciuto e nemmeno condivido tutto il tuo pensiero, ma il 22 settembre 2022 – dopo la mobilitazione di 300.000 russi contro gli ucraini – ti ripubblico e mi associo
VEDIAMO SE QUALCUNO CI DENUNCIA ANCORA….
Giancarla Codrignani*
Testo di Franco Fortini
Musica di Fausto Amodei
per nulla datata
Questa canzone è stata improvvisata da Franco Fortini e Fausto Amodei durante la marcia della pace Perugia-Assisi del 24 settembre 1961.Come è noto gli autori subirono un procedimento giudiziario e il disco de “Le canzoni del no” in cui era stata successivamente incisa fu sequestrato.
La bandiera originale originale di Aldo Capitini, usata nella marcia del 1961. Vedi la storia della bandiera arcobaleno
Improvvisata nel settembre 1961 da Franco Fortini e Fausto Amodei durante la marcia della pace Perugia-Assisi, “manifestazione popolare contro l’imperialismo, il razzismo, il colonialismo, lo sfruttamento”. Incisa da Maria Monti in “Le canzoni del no” (1966), questa canzone provocò il sequestro dell’intero disco e Fortini subì un processo dal quale venne però presto assolto.
(da “Canzoni italiane di protesta – 1794/1974 – Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena”, a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)
E se Berlino chiama
ditele che s’impicchi:
crepare per i ricchi
no! non ci garba più.
E se la Nato chiama
ditele che ripassi:
lo sanno pure i sassi:
non ci si crede più.
Se la ragazza chiama
non fatela aspettare:
servizio militare
solo con lei farò.
E se la patria chiama
lasciatela chiamare:
oltre le Alpi e il mare
un’altra patria c’è.
E se la patria chiede
di offrirgli la tua vita
rispondi che la vita
per ora serve a te.
- Docente, giornalista, politologa, già parlamentare