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SOSTEGNO E SOLIDARIETA’ ALLA PROTESTA DELLE DONNE IN IRAN

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SOSTEGNO E SOLIDARIETA’ ALLA PROTESTA DELLE DONNE IN IRAN
MANIFESTAZIONE PROMOSSA DA CGIL – CISL – UIL DI BOLOGNA
Mercoledì 5 ottobre 2022
Ore 18.00
 Concentramento Piazza XX Settembre.
 Corteo da piazza XX Settembre a Piazza del
Nettuno.

 A seguire interventi delle organizzazioni promotrici,
delle associazioni aderenti e rappresentanti delle
istituzioni.
APPELLO CGIL – CISL – UIL
La morte della giovane donna di origini curde, Mahsa Amini, 22 anni,
arrestata perché non indossava correttamente il velo, come prescritto dalla
morale degli ayatollah, e morta a seguito delle violenze inflittale da una
‘zelante’ squadra della polizia religiosa, ha fatto esplodere la rabbia delle
donne iraniane trascinando la protesta popolare nelle piazze.
La protesta che il regime teocratico affronta con ‘convinta durezza’ – come
ha dichiarato da New York al margine dell’Assemblea delle Nazioni Unite, il
presidente iraniano Raisi – coinvolge tutte le classi sociali a partire dai
lavoratori che stanno scendendo in piazza, accanto alle donne, per
rivendicarne la libertà. Il regime, infatti, utilizza il velo per marginalizzare le
donne ed escluderle da ogni ruolo politico, culturale, sociale.
Le donne iraniane non si sono arrese ed hanno riempito le strade e le piazze trascinando giovani e uomini al loro
fianco, trasformando la protesta per le violenze subite in una denuncia del regime contro la repressione delle
libertà individuali, contro la corruzione dilagante e per gli aumenti dei prezzi e dell’inflazione che hanno ridotto in
povertà milioni di famiglie. Il popolo iraniano, quindi, non sta chiedendo solo pane o lavoro, ma libertà.
Morti, feriti ed arresti non si contano. A una settimana dalla morte di Masha un’altra ragazza simbolo della
protesta contro l’obbligo del velo, Hadis Najafi, 20 anni, è stata uccisa da sei proiettili durante una manifestazione
a Teheran.
In Iran diritti e libertà sono negati, i sindacati indipendenti sono repressi sul nascere ed i sindacalisti arrestati e
torturati. Nonostante questi fatti, nel Kurdistan iraniano, è stato indetto con coraggio lo sciopero generale.
Esprimiamo sostegno e solidarietà alle donne e al popolo iraniano, ribadiamo il nostro impegno e azione in Italia,
in Europa e nel mondo per l’affermazione della democrazia, dei diritti civili, sociali, economici e culturali universali
fondamentali per la convivenza, il benessere, la sicurezza e la pace.
Invitiamo tutte le associazioni, le istituzioni, le donne e uomini di questa città
ad aderire e partecipare!
Elenco prime adesioni: Amnesty International, Anpi, Arci, Donne in nero, Rete Studenti Medi e Rete
degli Universitari, Libera, Coordinamento Donne Acli, Circolo Acli Giovanni XXIII°, Pax Christi,
Cucine Popolari, Mediterranea, Nexus E.R. Solidarietà internazionale, Auser, Period Think Tank,
Comitato per la difesa delle libertà e della democrazia in Iran, Donne per Nasrin, Africa Clean Onlus,
MondoDonna Onlus, Sos Donna, Orlando, Armonie, Casa delle donne per non subire violenza, Udi,
Francesca Centre, Rose Rosse, Coordinamenti donne Cgil-Cisl-Uil Emilia Romagna, …

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