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L’attività motoria previene le demenze

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Per rafforzare i diversi tipi di memoria non tutti gli esercizi fisici sono uguali

di Cristina Marrone, Corriere della sera, New York times

L’attività motoria rafforza il cervello e previene le demenze ma mentre camminare aiuta la mantenere la memoria episodica, gli esercizi ad alta intensità allenano quella spaziale

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Non è una notizia nuova che l’esercizio fisico regolare porti a molti benefici per la salute. Protegge dallo sviluppo di malattie croniche come il diabete o patologie cardiache e in molti casi può migliorare la salute mentale. E non solo: numerosi studi ci dicono che l’attività fisica potenzia anche il cervello e previene le demenze (anche se si inizia a fare sport in età avanzata). Sappiamo che i ragazzi tra i 15 e i 18 anni fisicamente attivi tendevano ad avere un volume maggiore dell’ippocampo (associato alla memoria e alla navigazione spaziale) e del giro frontale medio, collegato alla regolazione delle emozioni e alla memoria di lavoro. Negli anni numerosi lavori hanno dimostrato che cambiamenti strutturali di questo tipo si traducono in migliori prestazioni cognitive e migliori risultati scolatici

Ma che effetto ha l’esercizio su funzioni specifiche come la memoria ? È possibile scegliere un allenamento sportivo specifico che possa essere d’aiuto a ricordare che cosa si è mangiato a cena ieri sera, o i dettagli del primo giorno di lavoro o ancora, più banalmente, dove sono state messe le chiavi della macchina? Sembrerebbe di sì, anche se i risultati di questo recente studio, riproposto dal New York Times, sono ancora preliminari e i meccanismi non ancora chiariti. Il nuovo lavoro ha infatti indagato su come l’intensità dell’esercizio abbia un ruolo importante nel rafforzare i diversi tipi di memoria.

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