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L’ONU convochi una sessione sull’IRAN

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Change.org francesco domenico – il 16 settembre 2022, una giovane donna iraniana, Mahsa Jina Amini, è morta in un ospedale di Teheran dopo essere stata arrestata e detenuta per non aver indossato correttamente l’hijab. Nelle ultime settimane, il mondo ha assistito al tentativo del governo iraniano di mettere a tacere le proteste con la violenza. Migliaia di persone sono state arrestate e rinchiuse in carceri sovraffollate e con zero igiene. Alla luce di questa situazione, che peggiora ogni giorno di più, Maria Dolores chiede che il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite convochi urgentemente una sessione speciale sull’Iran. In sostegno delle donne iraniane 28.558 hanno firmato la petizione di Maria Dolores Porceddu. Arriviamo a 35.000 firme! Firma con un solo click  Il 16 settembre 2022, una giovane donna iraniana, Mahsa Jina Amini, è morta in un ospedale di Teheran dopo essere stata arrestata e detenuta per non aver indossato correttamente l’hijab.

L’uccisione della ventiduenne ha generato un movimento di protesta in tutto l’Iran.
È un movimento molto esteso che si articola dai villaggi alle grandi città, che coinvolge tutti gli strati della società, dai ricchi ai poveri, e a cui partecipano persone di tutte le età, dai bambini e le bambine delle scuole ai pensionati e le pensionate, così come la diaspora iraniana in tutto il mondo.
Gli iraniani e le iraniane nelle strade chiedono libertà, democrazia e diritti umani. Nelle ultime settimane, il mondo ha assistito al tentativo del governo iraniano di mettere a tacere le proteste con la violenza. Migliaia di persone sono state arrestate e rinchiuse in carceri già sovraffollate e in pessime condizioni igieniche. Le autorità iraniane hanno ucciso diverse centinaia di manifestanti e ne hanno feriti altrettanti.
Le autorità hanno limitato fortemente l’accesso a Internet per impedire che i filmati raggiungessero i social media e le testate giornalistiche al di fuori del Paese.
La televisione di Stato trasmette messaggi di propaganda in cui si afferma che le proteste sono terminate con lo scopo di impedire alle persone di unirsi ad esse. Allo stesso tempo, nelle strade, nei campus universitari e nelle zone abitate da persone appartenenti a minoranze etniche continuano repressione, arresti, violenza brutale e uccisioni. I leader di tutto il mondo esprimono preoccupazione per i coraggiosi manifestanti in Iran.

In molti Paesi si stanno tenendo raduni per mostrare sostegno alle proteste e condannare la violenza. Politici e parlamentari di tutti i continenti si sono espressi contro la brutale repressione dello Stato iraniano.

Alla luce di questa situazione, chiediamo – Che il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite convochi urgentemente una sessione speciale sull’Iran.
Sapendo che il Consiglio è l’organo più importante per affrontare le questioni urgenti sui diritti umani nel mondo e ha un meccanismo per indire sessioni speciali. – In segno di solidarietà e per onorare la lotta delle donne iraniane, la Repubblica islamica dell’Iran deve essere immediatamente esclusa dalla Commissione sullo status delle donne (ECOSOC), il principale organismo intergovernativo al mondo dedicato esclusivamente alla promozione dell’uguaglianza di genere, dell’empowerment e dei diritti delle donne.
Uno Stato che uccide le donne che manifestano pacificamente nelle strade di diverse città dell’Iran per rivendicare i propri diritti non dovrebbe avere un posto in questa Commissione.  Firma con un solo click Visita la pagina della petizione
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