Infezioni alla cornea, il 90% non risponde agli antibiotici
SISO, DOTTNET | 14/11/2022 19:21
Il fenomeno è inoltre aggravato dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici
Fino al 90% delle infezioni della cornea è causata da batteri che non rispondono al trattamento antibiotico. Ciò avviene soprattutto a causa di un uso inappropriato dei farmaci antimicrobici; il fenomeno è inoltre aggravato dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. È l’allarme lanciato in vista della Giornata europea degli antibiotici, che ricorre il prossimo 18 novembre, dalla Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (Siso). Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza nelle infezioni oculari è in aumento anche in ambito oculistico. Stafilococco, Streptococco e Pseudomonas Aeruginosa sono tra i super-batteri con livelli più alti di resistenza individuati in campo oftalmologico. “Questi patogeni interessano per la grande maggioranza infezioni corneali, che registrano le più alte resistenze agli antibiotici con 9 casi su 10 insensibili alle terapie. Sul banco degli imputati soprattutto l’uso eccessivo di colliri antibiotici contro le congiuntiviti. “L’uso fai da te degli antibiotici è un grave errore. La maggior parte delle congiuntiviti infatti è di origine virale e gli antibiotici risultato inefficaci. Ma l’antibiotico-resistenza nelle infezioni oculari è anche il conto che si paga per le troppe prescrizioni degli antibiotici da parte del medico di base o del farmacista e per l’uso profilattico pre e post operatorio. Ad aggravare la situazione il cambiamento climatico e l’inquinamento: “a causa dell’erosione del buco dell’ozono si rischia un’eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette. In particolare “le onde più lunghe indeboliscono la superficie oculare che è la sua maggiore difesa contro i microbi, rendendola più vulnerabile alle aggressioni dei patogeni esterni”. Inoltre, “il biossido di zolfo contenuto nelle polveri sottili rende più acido il film lacrimale rendendola più suscettibile alle infezioni batteriche”