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Pediatri dicono no al cibo sintetico

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Cibo sintetico, Filiera Italia: insieme ai pediatri di famiglia per difendere il cibo naturale

DOTTNET | 23/11/2022 13:54

L’impegno di Filiera Italia nel segmento dell’infanzia, e la conseguente alleanza con il mondo scientifico, ha l’obiettivo di promuovere la sicurezza alimentare fra i più piccoli, proteggendoli dalla penetrazione sul mercato di cibi fatti in laboratorio

Filiera Italia insieme a Coldiretti ha avviato una importante partnership con la Federazione italiana medici pediatri (FIMP) con 5.000 professionisti che seguono circa 4,5 milioni di bambini anche contro la diffusione del cibo sintetico. L’impegno di Filiera Italia nel segmento dell’infanzia, e la conseguente alleanza con il mondo scientifico, ha l’obiettivo di promuovere la sicurezza alimentare fra i più piccoli, proteggendoli ad esempio dalla penetrazione sul mercato di cibi fatti in laboratorio, privi di ogni evidenza circa il loro impatto sulla salute presente e futura dei bambini.  

Filiera Italia consolida così il proprio impegno verso la filiera italiana destinata ai bambini, attribuendo anche una nuova delega allo sviluppo delle attività di relazioni istituzionali sul segmento materno-infantile. La delega esplicita altresì gli scopi dell’incarico attribuito, menzionando lo sviluppo di relazioni con il mondo delle società scientifiche, dell’università e delle istituzioni politiche, costruendo così i presupposti per la definizione di una piramide alimentare dedicata alla dieta mediterranea, a partire dalla promozione di una consapevolezza crescente circa i suoi benefici fra le mamme, gli asili, le scuole e quindi i bambini.

La corretta alimentazione si impara anzitutto in famiglia e a scuola, sin dai primi anni di vita  anche per questo abbiamo deciso di attribuire una nuova e importante delega a una personalità del mondo della nutrizione materno-infantile. È nota la sua storia personale di impegno e di successo nel favorire il dialogo e l’implementazione di sinergie concrete fra mondo della scienza, dell’università e delle Istituzioni, ma anche un marchio storico del made in Italy che da anni conferma e rilancia il proprio impegno nella filiera 100% italiana per il baby food“. 

Lo sviluppo di sinergie fra le Istituzioni, il mondo dell’università e delle società scientifiche, coinvolgendo anche le tante realtà della filiera italiana, è sempre stato un mio obiettivo professionale, alla luce di una innegabile evidenza: in tutti questi ambiti, l’Italia può esprimere eccellenze e specificità inimitabili a livello internazionale. Si tratta di un valore che va promosso sin dai primi giorni di vita, attraverso le abitudini alimentari delle famiglie, ma anche con politiche attive indirizzate a diffondere la dieta mediterranea, in primo luogo fra i meno abbienti, negli asili e nelle scuole. Il frutto di questo impegno consisterà nell’immediato in un ritorno di salute e in più anni di vita, e in futuro nella valorizzazione di un patrimonio – quello agroalimentare e culturale, del quale la nostra dieta è parte integrante – che potrà e dovrà essere uno dei nostri fiori all’occhiello, da esportare in tutto il mondo”.

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