Non avremmo mai immaginato che nostro figlio fosse gay, non lo sembrava… o forse non somigliava allo stereotipo che avevamo in testa noi delle persone omosessuali. All’inizio tante paure ci hanno preso… ci cadevano sempre gli occhi sui fatti di cronaca che raccontavano episodi di omofobia. Abbiamo capito che dovevamo lavorare su noi stessi per aiutare Emanuele. Lui lo vedevamo cambiato dopo il coming out: si era scrollato di dosso un peso troppo grande che aveva portato per anni da solo.
Abbiamo fatto il nostro percorso, con tanti altri genitori, ed è per questo che oggi siamo qui a scrivervi.
Ci chiamiamo Dea Santonico e Stefano Toppi – siamo di confessione cattolica, ci identifichiamo con coloro che una volta venivano chiamati cattolici del dissenso – e siamo genitori di un figlio gay dichiarato e ora forse anche orgoglioso. 🏳️🌈
Da oltre 50 anni facciamo parte di una comunità cristiana di base, San Paolo a Roma, nata intorno all’esperienza di don Giovanni Franzoni, una comunità molto aperta che ci ha permesso di non aver alcun peso dogmatico che ci condizionasse.
Ma non per tutti è così. Lo sappiamo bene, abbiamo visto molte persone soffrire per l’omosessualità dei loro figli e figlie, anche a causa della loro fede, ma siamo anche testimoni del passaggio di molti da una fede assolutamente bloccante a una fede liberante, grazie proprio al percorso fatto con i loro figli.
Se tu, o qualcuno che conosci, sta affrontando un percorso simile, sappi che ci sono tante persone in tutto il mondo che stanno vivendo la stessa cosa. E noi siamo qui per sostenerle. Troverai genitori e persone che ameranno e sosterranno voi e vostro figlio o figlia in questo percorso.