Hiv, il virus circola indisturbato: “Ancora comportamenti a rischio”
da Il Giorno
Pochi accessi al pronto soccorso da parte di chi si è esposto, nonostante la possibilità di protezione. Test gratuiti e anonimi in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids
Le grandi campagne di comunicazione degli anni ‘90 e gli interventi di riduzione del danno hanno permesso di rallentare e contenere la diffusione dell’Hiv, e di conseguenza dell’Aids, tra chi fa uso di sostanze stupefacenti. Il virus, tuttavia, non è scomparso, ma continua a circolare tramite trasmissione sessuale.
“Il fatto che ancora oggi si adottino comportamenti a rischio desta grande perplessità. a conferma sta nei pochissimi accessi al pronto soccorso da parte di persone che hanno avuto comportamenti che le espongono al rischio di contrarre Hiv e che, teoricamente, entro 48 ore possono ricevere l’adeguata protezione: pochissimi, però, fanno richiesta.
Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, che riporta i dati fino al 2020 (il nuovo è atteso a giorni), la Lombardia è tradizionalmente tra le regioni con il maggior numero di casi: dal 2012 al 2020 sono state 6.726 le nuove diagnosi, il valore più elevato in Italia, pari al 22% del dato nazionale. Quanto all’Aids, è significativo il dato che riguarda Brescia dove, dal 1982 al 2020, sono stati segnalati 2.980 casi di Aids (di cui 2.753 tra residenti), il numero più elevato in Italia dopo Milano (8.914) e Roma (8.760), più alto di città come Torino e Napoli. Guardando all’incidenza delle diagnosi, anche se nel 2020 c’è stato in generale un rallentamento legato alla pandemia, Brescia spicca a livello nazionale insieme a Lodi (con 1,8 casi ogni 100mila abitanti), terze solo rispetto a Pistoia e Ascoli Piceno. Le terapie consentono di controllare l’Hiv e rendere il virus irrilevabile.