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OMS: ecco perché boom di contagi in Cina

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Adnkronos

Covid Cina, l’esperta Oms: “Ecco perché è boom di contagi”

(Adnkronos) – “Ci sono molte ragioni per questa ondata Covid che stiamo vedendo in Cina, ma anche altrove. Molte delle restrizioni in tutto il mondo sono state allentate e Omicron, l’ultima variante di preoccupazione” di Sars-CoV-2 “è la variante più trasmissibile che abbiamo visto finora, comprese tutte le sue sottovarianti che sono in circolazione, e ce ne sono 500”. Quindi “continueremo a vedere ondate di infezione in tutto il mondo”. A fare il punto è l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, Technical Lead per Covid-19 dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).  

–  L’esperta posta sul suo profilo Twitter un video, registrato dopo l’ultimo media briefing dell’Oms, e analizza le ragioni dell’esplosione di contagi che si sta osservando nel gigante asiatico, spiegando quale può essere la risposta dei governi a nuovi rialzi nei casi Covid. “Abbiamo sicuramente assistito a un calo dell’impatto di Covid-19 nell’ultimo anno, perché abbiamo l’immunità a livello di popolazione che sta ora aumentando ed è ciò che dobbiamo fare in tutti i Paesi, compresa la Cina: aumentare la copertura vaccinale in coloro che sono più a rischio, over 60, immunocompromessi, persone con patologie di base, e i nostri operatori in prima linea. La grande preoccupazione ovviamente che abbiamo con la Cina è l’aumento delle segnalazioni di malattie gravi”.  

–  Quanto alle sottovarianti che stanno circolando, Kerkhove spiega che la situazione al momento non è dissimile nelle varie aree del mondo: “Di gran lunga i sottolignaggi dominanti di Omicron che stanno circolando sono i sottolignaggi di Omicron 5 (BA.5). Questo è vero anche in Cina: vediamo BQ.1”, nota sui social come Cerberus, “BF.7”, la cui presenza è stata segnalata in misura significativa in diverse città cinesi, “entrambe sottovarianti di BA.5 – elenca l’esperta – ma la Cina ha anche BA.2.75”, Centaurus, “e ha anche rilevato XBB”, Gryphon.  

–  “Uno degli aspetti critici che abbiamo visto con Omicron è che ognuno di questi sottotipi ha un vantaggio di crescita. Ognuno di loro è altamente trasmissibile, ognuno ha un livello di fuga immunitaria, e vediamo un livello di gravità simile” in tutti questi mutanti. “Omicron – ricorda Van Kerkhove – può causare l’intero spettro di malattie, dall’infezione asintomatica fino alla morte, ma la buona notizia è che i nostri strumenti funzionano ancora”. 

“Ciò che dobbiamo garantire – conclude – non è solo l’aumento della copertura vaccinale, ma l’ottimizzazione delle cure, che il Paese ottimizzi l’assistenza sanitaria per coloro che ne hanno bisogno”. E’ importante “stare a casa se si può essere assistiti a casa assicurandosi di cercare assistenza medica se necessario” e serve “che i sistemi sanitari possano avere quel percorso di assistenza clinica delineato molto chiaramente per chi ha più bisogno di cure, facendo il miglior uso dei posti letto, facendo il miglior uso degli antivirali”.  

E, ripete Van Kerkhove, “non è mai troppo tardi per vaccinare”. “Dobbiamo dunque ottimizzare la risposta in tutti i Paesi, inclusa la Cina, assicurandoci che i sistemi sanitari non siano sopraffatti o preoccupati di ciò che stiamo vedendo in termini di aumento della gravità” della situazione. “Siamo qui per supportare i nostri colleghi in Cina, per ottimizzare tale assistenza e fare in modo che la copertura vaccinale raggiunga il massimo livello nei gruppi critici”. 

– Commento di Paolo Ferraresi* Tutto giusto, però occorrerebbe testare non solo quelli che arrivano direttamente dalla Cina o dal Giappone (in Giappone in questa settimana si contano circa 300.000 nuovi infetti registrati ogni giorno, e si contano circa 300 morti quotidiani), ma purtroppo, e ripeto purtroppo considerando tutte le difficoltà logistiche e finanziarie, anche tutti gli stranieri che entrano in Italia, da qualunque provenienza, perché possono aver fatto degli scali intermedi. Anche gli Italiani che rientrano anche da Paesi non a rischio come il Giappone o la Cina dovrebbero essere testati, perché non si può sapere all’estero dove sono stati o chi hanno incontrato. Purtroppo occorre ricordarsi che neanche il tampone molecolare da risultati sicuri al 100% e quello veloce ancor meno, circa al 70% e che comunque il Covid, non si manifesta subito, ma occorre che trascorrano almeno tre giorni. Quindi aspettiamoci fra pochissimo una nuova notevole ondata.

  • Comitato Consultivo Misto Aziendale di Coordinamento , Ausl Bologna
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