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I NAUFRAGHI

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  I NAUFRAGHI

di Beppe Manni, gazzetta Modena 19 III 23)

Triste 8 marzo in mare per donne e bambini. A 50 metri da Cutro, è naufragata una barca con 180 iracheni, pakistani, afgani e altri: sono annegati in 100, 10 bambini. Le piccole bare bianche allineate nel palazzetto dello sport di Crotone con qualche fiore e un giocattolo, prima di scatenare la ridda sulle responsabilità dovrebbero in un paese civile suscitare pietà, compassione, pianto. Non è avvenuto. La stessa mattina il deputato Stefano Candiani intervistato, aveva alle spalle una parete con il simbolo del suo partito e la scritta sui colori della nostra bandiera “Prima gli italiani”.

“Caro Stefano so che hai una lunga carriera politica; ora sei un nostro, un mio rappresentante. Non solo della tua parte. Come hanno fatto saggiamente altri, quando parli da parlamentare togli il simbolo del tuo partito e gli slogan della campagna elettorale. Tu sei stato anche senatore, il nome deriva da senex anziano e a Roma venivano eletti cittadini equilibrati e saggi che dovevano ben governare la città al di sopra delle parti per il bene di tutti. In antico il presbitero (dal greco anziano) doveva testimoniare onestà, equilibrio, benevolenza. Con le salme degli annegati e dei corpicini ancora bagnati dall’acqua del mare, non era proprio il caso che tu ci dicessi ‘prima gli italiani’ e mostrassi un soldato che imbraccia scudo e spada; sono  messaggi non solo impropri ma cattivi, malevoli non certo adatti al tuo ruolo. Spero proprio che tu te ne sia reso conto, perché la pietas prima della logica politica è la qualità che ancora ci distingue non dagli animali ma dalle ‘bestie’. Queste parole le rivolgo anche al ministro degli interni Piantedosi che ha parlato di scafisti malvagi, di strumentalizzazioni politiche, ma anche di mamme che in modo irresponsabile mettono in pericolo la vita dei propri figli. Ministro che ne sappiamo noi delle cause delle tragedie e delle sofferenze di queste poveri esseri umani? Bloccare i profughi sulle coste turche greche libiche… non può fermare i disperati disposti a tutto anche a morire. Intervenite sulle cause delle fughe dalle loro patrie. Fate finalmente quello che i nostri governi di sinistra e di destra insieme all’Europa non hanno mai voluto fare: smettere di foraggiare le politiche economiche di saccheggio, con l’invio di armi e soldati. Rendete desiderabili e degne di essere abitate le loro terre devastate da guerre fratricide telecomandate dagli Usa, Russia, Europa, Cina…”.

Spero proprio che questo non sia il primo boccone che è stato gettato a una delle tre fameliche bocche che latrano in attesa di essere soddisfatte dopo le elezioni.  Le altre due fauci spalancate riceveranno fedine pulite, condoni, conflitti di interessi dimenticati; squadrismo e neofascismo sdoganati.   

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