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Ultracentenari in Italia

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Il segreto dei centenari, geriatra: Dna al 35%, cibo e fortuna

DOTTNET | 11/04/2023 14:07

Aumenteranno e dobbiamo iniziare a elaborare una medicina di precisione anche per loro

“Il segreto del centenari? Il Dna pesa al 35%, poi, l’alimentazione e la fortuna”. emerge dal report dell’Istat sugli ‘Indicatori demografici 2022’: il numero stimato di ultracentenari (100 anni di età e più) raggiunge nel 2022 il suo più alto livello storico, sfiorando la soglia delle 22mila unità, oltre 2mila in più rispetto all’anno precedente.

“La coorte de centenari in Italia è quella che in proporzione è cresciuta di più e continuerà a farlo anche nei prossimi anni. Prima era un evento rarissimo avere un over 90-100 nel proprio palazzo o rione, oggi è molto più facile. Il segreto? Ci sono vari elementi: la genetica ha una valore che si stima arrivi al 35%, poi ci sono l’alimentazione, lo stile di vita e decisamente anche molta fortuna nel non ammalarsi o nel rispondere bene alle patologie. Sono le donne a superare meglio i 100 anni, con un rapporto di 4 a 1 con gli uomini. Tranne in alcune comunità come l’Ogliastra in Sardegna, dove il rapporto è 1 a 1″.

Ma ci sono elementi comuni tra i centenari? “Se mettiamo in fila le comunità che hanno un gran numero di over 100 – risponde il geriatra – emerge che spesso vivono in ambienti non stressanti, hanno una dieta che privilegia i vegetali rispetto alle proteine animali e sono circondati da legami sociali molto stabili. C’è un filone di studi su queste comunità che cerca dei marcatori o degli elementi che selezionano queste persone. E l’Italia è uno dei Paesi leader in questo senso. Tuttavia, bisogna capire che quando la coorte dei centenari aumenterà il nostro Servizio sanitario nazionale dovrà affrontare il tema socio-sanitario di come aiutarli e assisterli”, perché “oggi la medicina basata sull’evidenza non ha dentro i centenari”.

Una delle sfide, e suggestioni, della ricerca in medicina è arrivare a portare l’uomo a vivere 120 anni. “La signora francese Jeanne Louise Calment, che visse fino a 122 anni, rispondeva a chi le chiedeva del suo segreto che aveva smesso di fumare pochi anni prima. Si ribadisce l’imprevedibilità della longevità. “Di certo viveva in una piccola comunità, lontana dalla vita stressante della grande città, dove c’erano relazioni e socialità, elementi che oggi sono sempre più difficili da trovare”.

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