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L’attività fisica da molteplici benefici, tra cui vivere più a lungo e in buona salute

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ISTAT 2023

Che lo sport faccia bene alla salute ormai è cosa nota. Ma quanto viene praticato in Italia e nel resto d’Europa? Per saperne di più sull’attività fisica degli adulti la redazione di Dati alla mano ha intervistato Laura Iannucci, ricercatrice Istat esperta della materia.

Quali sono le abitudini degli adulti nella pratica dell’attività fisica in Italia e in Europa?

I dati dell’ultima Indagine Europea sulla Salute (EHIS), riferiti al 2019, collocano l’Italia al 21° posto – su 27 paesi –  nella graduatoria della percentuale di persone adulte che praticano attività fisica nel tempo libero: solo il 26,7% pratica attività fisica di tipo aerobico (ndr  esercizio fisico che comporta un leggero aumento della frequenza respiratoria o cardiaca) almeno una volta a settimana, mentre tra la popolazione europea adulta la percentuale sale al 44,3%.

I dati per l’Italia sono ancora più bassi se si guarda all’attività fisica di potenziamento muscolare (ndr esercizio fisico finalizzato a potenziare l’apparato muscolare): la pratica solo il 14,4% di tutta la popolazione adulta- valore inferiore di 12 punti percentuali rispetto al 26,3% della popolazione adulta europea.

 Sono cambiate, in Italia, le abitudini rispetto alla pratica dell’attività fisica negli ultimi anni ?

Non di molto visto che il valore rilevato nel 2019 per la popolazione adulta italiana che praticava attività fisica di tipo aerobico è aumentato rispetto a quello del 2014 di soli 1,2  punti percentuali (25,5 %  vs 26,7% per l’ Italia e nella media europea 42,8%  vs 44,3 %).

Come dovrebbe essere la settimana-tipo rispetto all’attività fisica? E come si comportano Italiani ed Europei?

È ormai noto che l’attività fisica regolare è in grado di migliorare la salute fisica e mentale delle persone a ogni età. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una persona adulta, per ottenere vantaggi in salute dovrebbe svolgere su base settimanale almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata o almeno 75 minuti di attività fisica di intensità vigorosa.

Stiamo parlando di esercizi fisici che comportano almeno un leggero aumento della frequenza respiratoria e cardiaca da svolgere in qualsiasi luogo più o meno strutturato: in palestra, al parco vicino casa ma anche nella propria abitazione.

Nel 2019 in Italia, solo una persona su cinque pratica attività fisica aerobica per almeno 150 minuti a settimana, a fronte di uno su tre nella media europea.

Livelli di attività fisica aerobica simili o ancor più bassi dell’Italia si osservano anche in altri paesi dell’Europa meridionale (Grecia, Croazia, Malta, Portogallo) e orientale (Lituania, Lettonia, Polonia, Bulgaria e Romania).

Decisamente più attive sono le persone che vivono nel Nord Europa (Paesi Bassi, Svezia, Danimarca) dove ben oltre il 50% della popolazione dedica almeno 2 ore e 30 minuti a settimana all’attività fisica.

Nei dati emergono differenze di genere?

In Italia, come nella maggior parte dei Paesi europei, l’attitudine all’attività fisica è più bassa per le donne, solo una su sette rispetta le raccomandazioni dell’OMS e la quota scende tra le persone con basso titolo di studio: solo una su nove nell’arco della settimana dedica almeno 150 minuti del suo tempo libero all’attività fisica aerobica.

Eppure, si può essere fisicamente attivi non solo praticando sport o facendo movimento nel tempo libero, ma anche scegliendo modalità più “fisiche” negli spostamenti quotidiani, ad esempio per andare al lavoro, a scuola o a fare la spesa.

Gli italiani sono meno attivi degli altri europei anche quando si spostano da un luogo  all’altro : solo il 16% usa la bicicletta a fronte di una media europea del 23,6%, per non parlare della in Danimarca, dove si arriva quasi al 50% e dei Paesi Bassi, dove si supera il 60%.  Sempre più studi stanno osservando che le persone che vivono in ambienti più “pedonabili”, sicuri e attraenti, sono più inclini al trasporto attivo e hanno livelli più elevati di attività fisica.

Ci sono classi di età in cui le differenze fra Italiani e Europei sono più marcate?

Premesso che in Italia a tutte le età la pratica settimanale dell’attività fisica aerobica è sensibilmente più bassa della media europea, sono soprattutto gli anziani di 75 anni e oltre che si discostano maggiormente dai coetanei europei. Nonostante la letteratura scientifica con forti evidenze dimostri da anni che la pratica regolare di attività fisica durante la terza età dia molteplici benefici, tra cui vivere più a lungo e in buona salute, e allevia i sintomi di molte malattie croniche, in Italia rispetta le raccomandazioni dell’OMS solo un over75  rispetto a tre in Europa e addirittura a sei in Danimarca, Paesi Bassi e Svezia.

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