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Allarme smog

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Usa: allarme smog, a rischio la salute di 120 milioni di persone

Un americano su tre vive in aree con livelli di inquinanti dannosi per la salute, che li espongono a un rischio maggiore di morte prematura. A lanciare l’allarme smog è il nuovo report annuale dell’American Lung Association (ALA), secondo il quale ci sarebbero quasi 120 milioni di persone negli Stati Uniti  esposte a livelli insalubri di fuliggine e smog. Inoltre, il rapporto ha riscontrato che le persone di colore sono quasi quattro volte più a rischio di vivere nei luoghi più inquinati rispetto agli americani bianchi

di Valentina Arcovio, Sanità informazione

Un americano su tre vive in aree con livelli di inquinanti dannosi per la salute, che li espongono a un rischio maggiore di morte prematura. A lanciare l’allarme smog è il nuovo report annuale dell’American Lung Association (ALA), secondo il quale ci sarebbero quasi 120 milioni di persone negli Stati Uniti  esposte a livelli insalubri di fuliggine e smog. Inoltre, il rapporto ha riscontrato che le persone di colore sono quasi quattro volte più a rischio di vivere nei luoghi più inquinati rispetto agli americani bianchi. La mancanza di accesso all’ aria pulita, infatti, è particolarmente accentuata dal punto di vista razziale: le persone di colore rappresentano il 54% di coloro che vivono in zone con scarsa qualità dell’aria, nonostante rappresentino poco più del 40% della popolazione generale.

La qualità dell’aria è peggiore nelle aree abitate dalle minoranze

La «lotteria del codice postale» mette in luce decenni di politiche abitative ed ambientali razziste, che hanno incentivato e permesso la costruzione di infrastrutture inquinanti come autostrade e ferrovie, industrie e fabbriche vicino a comunità nere, latine e indigene. Nonostante gli sforzi per un miglioramento generale della qualità dell’aria e delle morti correlate all’inquinamento negli ultimi 50 anni, il rapporto evidenzia anche una disparità crescente tra la qualità dell’aria negli stati orientali e occidentali, soprattutto per le particelle di fuliggine, scientificamente note come particolato fine o PM2,5. Dieci delle 11 contee più inquinate si trovano in California, dove il cambiamento climatico alimenta incendi e temperature in aumento che stanno compromettendo gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria in luoghi come Fresno, San Bernardino, Tulare e Los Angeles.

Cambiamenti climatici stanno vanificando i progressi contro l’inquinamento

«È sorprendente e preoccupante che 120 milioni di persone siano ancora a rischio di inquinamento atmosferico insalubre, Dal 2017 circa, il calore e la siccità causati dal cambiamento climatico stanno vanificando alcuni dei progressi che avremmo dovuto compiere e mantenere». L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati Uniti (EPA) è stata incaricata dal Clean Air Act del 1970 di stabilire limiti basati sulla salute per sei tossine: particolato fine, ozono, ossidi di azoto, anidride solforosa, monossido di carbonio e piombo. Da allora, le emissioni complessive sono diminuite del 78%, secondo l’EPA. Tuttavia i progressi si sono fermati e la scarsa qualità dell’aria continua a «rubare» decine di migliaia di vite ogni anno negli Stati Uniti. A livello globale, l’inquinamento atmosferico è responsabile di quasi 7 milioni di morti premature ogni anno, secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità

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