In tutta Italia medici, dirigenti Ssn e cittadini in piazza in difesa della sanità pubblica
ANAAO, DOTTNET | 15/06/2023 16:31
Anelli (Fnomceo): “Dobbiamo tirare fuori l’Ssn da una crisi che nega ai cittadini il diritto di essere curati e ai medici e operatori il diritto di curare con serenità e in sicurezza. Anche per questo, per poter garantire tali diritti, medici e cittadini scendono in piazza”
La preoccupazione per il futuro del Servizio sanitario nazionale con il passare dei mesi è diventata allarme. E se a suonare le sirene sono i medici che lavorano ogni giorno nelle corsie, la sensazione è che ormai siamo ben oltre il livello di guardia. Sono state decine le manifestazioni, le assemblee, i sit-in promossi dall’Intersindacale della Dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, insieme con Associazioni di pazienti e di cittadini, in 39 città e in tutte le regioni d’Italia. A Napoli i medici si sono legati le mani contro i tagli alla sanità. “Da tempo – protestano sindacati e pazienti – assistiamo ad un processo che mina la sostenibilità, l’equità e l’accesso alle cure”. Nel dettaglio, viene sottolineato come il diritto costituzionale alla salute sia oggi declinato nelle Regioni in 21 modi diversi. Un sistema destinato a peggiorare a causa dell’autonomia differenziata che accentuerà le diseguaglianze nell’accesso alle cure che costringono gli ammalati a viaggi della speranza sulla direttrice Sud-Nord. “Sarà sempre meno sostenibile per gli operatori sanitari, sia per condizioni organizzative che economiche, lavorare nella propria Regione al Sud per cui aumenterà la migrazione non solo dei pazienti ma anche degli operatori, al Nord se non addirittura all’estero”, protestano. Obiettivo comune in tutte le città, è difendere il diritto alla salute e l’esistenza stessa del Ssn pubblico e universale.
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