Con il caldo: no al fai da te
DAdnkronos Salute,DOTTNET | 13/07/2023 14:59
In questo periodo di intenso calore in molte città italiane, “le maggiori richieste che riceviamo nei nostri studi sono quelle legate alle terapie croniche – come quelle antipertensive, ma non solo – che molti pazienti anziani collegano al caldo. Richieste che se non arrivano ci preoccupano perché il rischio è il ‘fai da te’, con sospensioni che non vanno assolutamente fatte senza il parere del medico”. A tracciare all’Adnkronos Salute il quadro delle richieste dei pazienti ai propri medici di famiglia in questa fase di temperature elevate è la Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). Per quanto riguarda per esempio gli antipertensivi: questi medicinali si usano anche per governare l’evoluzone verso uno scompenso cardiaco nell’anziano. Non controllano solo la pressione, ma servono a regolare il battito, le aritmie e altro. Le richieste maggiori arrivano quindi da pazienti che, accusando situazioni di affaticamento e debolezza per la perdita di sali minerali, associano all’abbassamento della pressione i sintomi. Per questo ci chiedono se e come sospendere le cure”. In generale gli anziani “hanno una termoregolazione diversa. Percepiscono meno il calore, sudano meno, non hanno lo stimolo della sete. E questo li espone di più, perché si mettono a rischio, magari mantenendo le abitudini di uscita per la spesa o per andare in farmacia in orari che invece dovrebbero essere evitati: è necessario ricordare che oltre all’assistenza medica è fondamentale, per tutelare i fragili, l’integrazione sociosanitaria perché l’anziano solo deve comunque fare la spesa o uscire per le necessità quotidiane. E sarebbe utile, nel periodo estivo, “permettere anche le prescrizioni delle terapie croniche per periodi più lunghi”.