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La libertà delle opinioni: bisogna stare attenti a non farsela portare via

di Giancarla Codrignani*

La libertà delle opinioni: bisogna stare attenti a non farsela portare via, perché è sostanzialmente la liberà di pensiero. Le opinioni si formano con l’informazione, che non deve subire limitazioni perché già bastano gli accomodamenti per conformismo e opportunità (anche i giornalisti hanno un 27 non sempre sicuro e brillante). Ma anche perché non solo il mondo è insidiato dalla dispersione dei social e del tanto fake, ma perché oggettivamente “il sistema” rischia di diventare costrittivo. Si è sempre detto che la politica è sempre pilotata dall’economia, ma se ormai domina un capitale transnazionale che controlla Banca Mondiale e Fondo Monetario si scopre che gli Stati non sono mai stati davvero indipendenti: quello che a sinistra era definito il potere delle grandi borghesie oggi sta dentro il circuito delle grandi finanziarie e delle multinazionali (particolarmente pericolose quelle della comunicazione) che non hanno reali limiti di legge politica e superano in potenza le entrate di qualunque Stato. E’ la più grande insidia alla democrazia: i debiti sono significato di schiavitù e la tecnica – intelligenza artificiale per prima – dà comunque ragione al sistema. E non c’è nessun cervello che stia pensando non solo come uscirne, ma anche semplicemente promuovere pensiero non unico.

*giornalista, politologa, già docente e parlamentare

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