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PENA DI MORTE: I TRAGICI RECORD DELL’IRAN

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PENA DI MORTE: I TRAGICI RECORD DELL’IRAN

11 Agosto 2023 Redazione di “Foglio di collegamento” del Comitato Paul Rougeau.

Riprendiamo dal “Foglio di collegamento” del Comitato Paul Rougeau.

IRAN: TRISTE BILANCIO DI MORTI NEL PRIMO SEMESTRE DEL 2023

L’Iran governato dall’Ayatollah Ali Khamenei è il paese che usa più intensamente e per fini politici la pena di morte. Come sempre riportiamo le ultime notizie in proposito

Almeno 354 persone, tra cui 6 donne, sono state messe a morte in Iran nei primi 6 mesi del 2023. Il 20% di tutte le esecuzioni riguardava appartenenti alla minoranza Baluch. 206 persone sono state uccise per reati di droga, con un incremento del 126% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Sottolineando l’accelerazione della macchina delle esecuzioni della Repubblica islamica dell’Iran, Iran Human Rights invita ancora una volta la comunità internazionale a rompere il silenzio e a compiere ogni sforzo per salvare le vite dei prigionieri nel braccio della morte in Iran prendendo posizione sugli omicidi di stato.

Il direttore, Mahmood Amiry-Moghaddam, ha dichiarato: “La pena capitale viene utilizzata per incutere terrore nella società e prevenire ulteriori proteste. La maggior parte delle persone messe a morte sono vittime a basso costo della macchina per uccidere, condannati per reati di droga che provengono dalle comunità più emarginate. In particolare, invito l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine e gli Stati membri a finanziare progetti congiunti con l’Iran, a rompere il loro significativo silenzio sull’esecuzione di oltre 206 persone per reati di droga e a subordinare qualsiasi tipo di collaborazione alla sospensione delle esecuzioni per droga”. Delle 354 esecuzioni registrate nel 2023, solo 43 (12%) sono state riportate dai media ufficiali, le restanti sono state accertate da fonti di Iran Human Rights. Va notato che nei casi di esecuzioni non segnalate ufficialmente, Iran Human Rights include solo le esecuzioni che ha potuto verificare da almeno due fonti indipendenti; pertanto il numero reale di esecuzioni è indubbiamente superiore a quello riportato.

Ecco la triste sintesi del primo semestre:

– Almeno 354 persone sono state messe a morte tra il 1° gennaio e il 30 giugno

– 206 persone sono state messe a morte per reati legati alla droga

– 122 persone sono state giustiziate per accuse di omicidio

– 4 persone sono state giustiziate per stupro

– 5 manifestanti sono stati giustiziati

– 2 persone sono state giustiziate per blasfemia

– Un cittadino svedese-iraniano (dissidente arabo rapito dalla Turchia) è stato giustiziato

– Un cittadino anglo-iraniano è stato giustiziato con l’accusa di spionaggio

– 2 uomini sono stati impiccati pubblicamente

– Solo 43 (12%) delle esecuzioni registrate sono state segnalate da fonti ufficiali

– 6 donne erano tra le persone giustiziate

– 71 (20%) appartenenti alla minoranza Baluch sono stati giustiziati

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