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Cambiamento climatico su qualità di vita in patologie respiratorie

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Il cambiamento climatico influisce sulla qualità di vita dei pazienti affetti da patologie respiratorie

’Economist Impact

Un nuovo sondaggio, parte di un report pubblicato dall’Economist Impact tratta l’influenza degli effetti negativi della scarsa qualità dell’aria sulle persone affette da patologie respiratorie

In occasione della Giornata internazionale dell’aria pulita per i cieli blu, un nuovo report dell’Economist Impact intitolato “Cleaner air, clearer lungs, better lives: exploring the intersection of air quality, health inequalities and lung health” (Aria più pulita, polmoni più liberi, vite migliori: alla scoperta dell’intersezione tra qualità dell’aria, disuguaglianze sanitarie e salute polmonare) svela nuovi spunti di riflessione sull’interazione tra qualità dell’aria, salute polmonare e disparità socioeconomiche.1
 
Il sondaggio dell’Economist Impact e l’analisi della letteratura che l’accompagna, analizzando a fondo le esperienze di persone affette da malattie polmonari in cinque Paesi chiave (Regno Unito, Italia, Spagna, Germania e Francia), suggeriscono che i fattori legati al clima hanno un impatto significativo sulla qualità di vita, non solo in termini di salute fisica, ma anche di benessere complessivo. Il sondaggio esplora, inoltre, il modo in cui questo impatto possa interagire con altri parametri sociali, come l’istruzione, il reddito e lo stato socioeconomico complessivo, richiedendo soluzioni olistiche di politica sanitaria.
 
Sulla base di questi risultati le seguenti raccomandazioni programmatiche: 

    • Riconoscere l’impatto dei fattori legati al clima, come le ondate di calore e l’aumento delle concentrazioni di pollini, sulla qualità di vita complessiva dei pazienti affetti da patologie respiratorie, senza limitarsi alla sola salute polmonare;
    • Prevedere che il cambiamento climatico possa ulteriormente aggravare questi problemi e quindi promuovere politiche sanitarie olistiche legate al clima;
    • Affrontare le esigenze specifiche dei pazienti affetti da malattie respiratorie nell’ambito di strategie più ampie di adattamento al clima e di equità sanitaria, incentrate su: educazione dell’opinione pubblica sull’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute respiratoria, miglioramento dell’equità di accesso all’assistenza sanitaria e fornitura di un supporto personalizzato alle persone affette da malattie respiratorie durante gli eventi meteorologici estremi;
    • Incoraggiare i principali attori della catena del valore dell’assistenza sanitaria ad adottare pratiche sostenibili che riducano l’impatto ambientale e promuovano la salute delle vie respiratorie;
    • Facilitare la collaborazione e promuovere il dialogo tra operatori sanitari, esperti ambientali, rappresentanti del mondo dell’industria e delle comunità e gruppi di difesa dei pazienti. Ciò consentirà di formulare politiche per la salute respiratoria sulla base di prospettive diverse, culturalmente sensibili ed efficaci nel mitigare gli effetti nefasti del cambiamento climatico sulla salute respiratoria;
    • Dare priorità a ricerche che esaminino l’intersezione tra salute respiratoria e cambiamenti climatici, ossia i rischi specifici, le vulnerabilità e le strategie di adattamento per le persone affette da patologie respiratorie. 

Quando si formulano politiche sulla salute respiratoria, troppo spesso si ignora il punto di vista delle persone affette da patologie polmonari. Questo documento mette in luce le questioni della salute polmonare, della qualità dell’aria e delle disuguaglianze sanitarie attraverso gli occhi dei pazienti affetti da patologie polmonari, per contribuire alla definizione di politiche più efficaci in materia di salute polmonare“, ha commentato Gerard Dunleavy, Senior Consultant dell’Economist Impact.
 
Nonostante i miglioramenti complessivi della qualità dell’aria registrati nei cinque Paesi2, l’inquinamento atmosferico rimane una delle principali preoccupazioni per la salute degli europei3. Ciò è stato confermato dalla percezione degli intervistati, il 69 per cento dei quali ha dichiarato di ritenere che la situazione sia peggiorata negli ultimi cinque anni. Quando è stato chiesto di indicare le principali cause dell’inquinamento atmosferico, oltre il 40 per cento ha sottolineato i fattori legati al cambiamento climatico, in particolare gli eventi meteorologici estremi, come le ondate di calore e l’aumento delle concentrazioni di pollini.

“La crisi climatica è anche una crisi sanitaria. Il report sottolinea la necessità di inglobare il punto di vista dei pazienti e le loro esperienze reali nella valutazione degli elementi che, insieme, contribuiscono al benessere dei pazienti, e di tenerne conto nello sviluppo di soluzioni. I responsabili politici devono considerare che i fattori climatici e quelli socio-economici interagiscono e possono esercitare un impatto sulla salute e sul benessere dei pazienti.

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