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Covid in Italia oggi: in un mese casi quintuplicati

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Covid in Italia oggi: in un mese casi quintuplicati

di Paolo Ferraresi, presidente Comitati consultivi misti, AUSL di Bologna

Da metà luglio a metà settembre i ricoveri sono più che triplicati. Nell’ultimo mese morti raddoppiati

IL REPORT GIMBE SULLA SITUAZIONE COVID ITALIA OGGI

La Fondazione Gimbe, ha condotto il suo monitoraggio sul Covid in Italia ed ecco i dati principali che inquadrano la situazione negli ultimi mesi:

  • tra metà giugno e metà agosto 2023 c’è stata una sostanziale stabilità del numero di nuovi casi settimanali, che hanno oscillato dai 3.446 del periodo 6-12 luglio a 6.188 del periodo 6-9 agosto;
  • nelle ultime quattro settimane c’è stata una progressiva ripresa della circolazione del virus, soprattutto a causa della variante Eris. Dalla settimana tra il 10 e il 16 agosto alla settimana tra il 7 e il 13 settembre il numero di nuovi casi settimanali è quasi quintuplicato: si è passato da 5.889 a 30.777;
  • il tasso di positività è salito dal 6,4% al 14,9% e la media mobile è salita da 841 casi al giorno a 4.397 casi al giorno. L’incidenza è salita da 6 casi ogni 100mila abitanti a 52 casi per 100mila abitanti;
  • il numero di decessi nelle ultime quattro settimane è più che raddoppiato;
  • i ricoveri in area medica sono passati da un minimo di 697 del 16 luglio scorso a più del triplo, ossia 2.378;
  • in terapia intensiva il minimo è stato raggiunto il 21 luglio, con 18 pazienti, ma adesso questo numero è purtroppo salito a 76 casi.

COME INTERPRETARE I NUMERI SUL COVID IN ITALIA OGGI

Il Presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta ha spiegato meglio questi dati: “Numeri sì bassi, ma anche ampiamente sottostimati rispetto al reale impatto della circolazione virale perché il sistema di monitoraggio, in particolare dopo l’abrogazione dell’obbligo di isolamento per i soggetti positivi con il Dl 105/2023, di fatto poggia in larga misura su base volontaria. Infatti, da un lato la prescrizione di tamponi nelle persone con sintomi respiratori è ormai residuale (undertesting), dall’altro con l’ampio uso dei test antigenici fai-da-te la positività viene comunicata solo occasionalmente ai servizi epidemiologici (underreporting)”.

CIRCOLAZIONE VIRALE AUMENTATA

Cartabellotta ha spiegato poi che che nelle ultime quattro settimane la circolazione del virus è aumentata in tutte le Regioni e Province autonome italiane. E ha specificato: “Secondo l’ultimo aggiornamento nazionale dei dati della Sorveglianza integrata Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), rispetto alla distribuzione per fasce di età, fatta eccezione per la fascia 0-9 anni in cui si registrano 22 casi per 100mila abitanti, l’incidenza aumenta progressivamente con le decadi: da 10 casi per 100mila abitanti nella fascia 10-19 anni a 78 nella fascia 70-89 anni, fino a 83 negli over 90. Una distribuzione che riflette la maggiore attitudine al testing con l’aumentare dell’età, confermando i fattori di sottostima della circolazione virale”.

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