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Dieci  anni  di continua indifferenza verso chi muore nel Mediterraneo! 

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  Il 3 ottobre saranno passati 10 anni dal tragico naufragio di Lampedusa in cui morirono 368 persone. Dieci  anni  di continua indifferenza verso chi muore nel Mediterraneo!  Ieri come oggi siamo convinti che memoria, dialogo e accoglienza siano le parole cardine del nostro agire. Siamo nati con lo scopo di fare memoria di tutte quelle vite perse in mare, che cercavano “solo” un luogo sicuro in cui poter vivere. La nostra idea è semplice: fare ascoltare ai giovani le storie di chi è sopravvissuto e dei loro familiari. La storia di questi anni ultimi dieci anni (dal naufragio del 3 ottobre 2013) è stata testimone di un generalizzato atteggiamento di complice indifferenza, se non di una vera e propria criminalizzazione di chi si mette in viaggio in cerca di una vita migliore e più sicura.  Come Comitato 3 ottobre, abbiamo deciso di raccontare e offrire spunti di riflessione in merito a cosa è accaduto dal 3 ottobre 2013 fino ad oggi. Dieci anni in cui è successo di tutto e solo una cosa non è cambiata: che ogni giorno nel Mediterraneo qualcuno muore.   Si cercherà di dare risposta a domande, che per troppo tempo, non hanno avuto risposta: “Perché le promesse di trovare una soluzione non emergenziale al fenomeno migratorio non sono mai state mantenute?  Perché la commozione di dieci anni fa si è trasformata in indifferenza? Perché l’Operazione Mare Nostrum è stata archiviata sostituendola con missioni che avevano come principale obiettivo la “militarizzazione”delle frontiere?
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