Dall’appello di Amnesty International:
“[…]
Pertanto, per dare una risposta a questa grave crisi, chiediamo a gran voce al governo italiano di:
- · esercitare pressioni sullo Stato d’Israele affinché ponga fine all’assedio totale della Striscia di Gaza, assicurando l’accesso a cibo, acqua, carburante, forniture mediche, elettricità e aiuti umanitari per tutta la popolazione;
- · invitare tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario in ottemperanza delle convenzioni di Ginevra e, in particolare, i divieti di attacchi contro civili ed obiettivi civili, di attacchi indiscriminati e sproporzionati, di punizioni collettive, di presa di ostaggi e di rapimento di civili, che possono costituire crimini internazionali;
- · chiedere con forza a tutte le parti in conflitto di astenersi dal condurre operazioni militari che possano pregiudicare l’accesso sicuro ad assistenza umanitaria e cure mediche da parte dei civili;
- · sostenere inequivocabilmente e incondizionatamente il lavoro della Corte Penale Internazionale, di cui l’Italia è parte, che nel 2021 ha aperto un’indagine formale sulla situazione nello Stato di Palestina, riguardante i crimini di competenza della Corte, commessi a partire dal giugno 2014;
- · astenersi dal fornire armi a tutti gli attori del conflitto e chiedere agli altri Stati di fare altrettanto”
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