Vai al contenuto

A BOLOGNA UN PARCO PER SIMONE WEIL 

  • di

                                                       

__________________________________
29 novembre 2023
Parco del Polo Panzini/DOM cupola del Pilastro
Fiabe popolari, interventi sonori e letture dedicate a Simone Weil 
per la proposta di intitolazione alla filosofa dell’area verde di via Panzini 


Il 29 novembre, in occasione del XIV anno dalla fondazione di DOM la cupola del Pilastro, la Compagnia Laminarie curerà diversi appuntamenti dedicati all’opera di Simone Weil.
In questa occasione alle ore 18:30 si proporrà l’intitolazione alla filosofa dell’area verde, situata in via Panzini, alla presenza di Simone Borsari, Assessore ai Lavori pubblici, manutenzione e pulizia della città, protezione civile, toponomastica.
Simone Weil nasce a Parigi il 3 febbraio 1909; professoressa di filosofia nei licei di provincia, militante nella sinistra rivoluzionaria, operaia metalmeccanica, combattente in Spagna in una colonna anarchica; a seguito dell’occupazione tedesca si trasferisce dapprima a Marsiglia, dove scrive gran parte della sua opera filosofico-religiosa; quindi è per un breve periodo a New York, da dove raggiunge a Londra il vertice della resistenza francese, al cui servizio s’impegna a ridefinire i caratteri etico-politici della Francia post bellica e ad immaginare il volto nuovo dell’Europa. Muore a trentaquattro anni di tubercolosi e inedia il 24 agosto 1943. 
L’intitolazione è stata presentata a conclusione di diverse azioni, realizzate da Laminarie a partire dal 2019, volte alla cura del parco adiacente allo spazio DOM.  
A seguito di un confronto con le realtà che hanno sede nel Polo Panzini (Centro Volontariato Sociale, l’Istituto Comprensivo 11, la Scuola delle Donne, Servizi Educativi e Scolastici del Territorio Q.re San Donato-San Vitale) e con la commissione cultura del quartiere San Donato – San Vitale, convocata dalla Presidente di quartiere Adriana Locascio, si è convenuto di attribuire a Simone Weil l’area pubblica riconoscendo un’affinità tra l’opera della pensatrice francese e le opere messe in campo da chi abita l’ampia area verde del Polo Panzini. 

L’omaggio a Simone Weil, annunciato da una campagna di affissioni di manifesti di grande formato sull’intero territorio cittadino, allo scopo di creare l’installazione temporanea “Saluti dal Pilastro”, inizia con uno spettacolo dedicato all’infanzia: Storie di bambine che se la cavano di Radice Timbrica Teatro. La compagnia, attiva dal 1996 che si situa nell’ambito della ricerca teatrale, proporrà ai bambini tre racconti ispirati a fiabe della tradizione popolare “Il diavolo dal naso d’argento” (tradizione popolare delle Langhe), “Il fidanzato brigante” e “La Vergine Malvina” (tradizione popolare tedesca), che vedono come protagoniste bambine capaci di superare terribili insidie. Le avventure di queste bambine hanno lo scopo di suscitare riflessioni e nuove prospettive nei partecipanti: i bambini e le bambine della scuola primaria Romagnoli.  Nell’area verde del Polo Panzini alle 18:30, dopo i saluti istituzionali, Giancarlo Gaeta, già docente di Storia del cristianesimo antico, curatore di gran parte delle edizioni italiane degli scritti di Simone Weil a cominciare dall’edizione integrale dei Quaderni, commenterà un breve brano dell’autrice da lui scelto.
Successivamente, alle 19:30, il pubblico sarà invitato a visitare la mostra fotografica Unici. Le fotografie esposte sono state realizzate da Lino Bertone, Mario Carlini e dai partecipanti del corso di alta formazione in Tecniche reportage foto e video, realizzato in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna. Completano la mostra le Cartoline da un luogo memorabile – seconda edizione, a libera disposizione del pubblico.
  Dopo una breve pausa, in cui sarà offerto un piccolo rinfresco, la serata continuerà alle 20:30 con interventi sonori di Stefano Pilia, versatile musicista, chitarrista e bassista che attraverso il suo lavoro abbraccia l’esecuzione strumentale e si concentra sull’esplorazione delle qualità sinestetiche del suono, delle sue interazioni con lo spazio, il tempo e la memoria, considerando l’esperienza sonora come un terreno fertile per l’indagine filosofica e creativa. Parallelamente si alterneranno le letture di cittadini e cittadine invitati ad immergersi liberamente nell’opera scritta di Simone Weil, per esplorarne il pensiero. Le persone che desiderano leggere qualche estratto possono scrivere a Laminarie info@laminarie.it e comunicare la propria scelta.

Un parco per Simone Weil 
XIV anno di DOM
29 NOVEMBRE 2023 


DOM la cupola del Pilastro
ore 14:30 
Storie di bambine che se la cavano – spettacolo per bambini/e di RadiceTimbrica Teatro

Parco del Polo Panzini – Via panzini 1/1 
ore 18:30  
> Proposta intitolazione del parco del Polo Panzini a Simone Weil 
Partecipa Simone Borsari, Assessore ai Lavori pubblici, manutenzione e pulizia della città, protezione civile, toponomastica.
> Una breve lettura scelta e commentata da Giancarlo Gaeta, curatore di gran parte delle edizioni italiane degli scritti di Simone Weil

DOM la cupola del Pilastro
ore 19:30 
> Mostra fotografica Unici e seconda edizione di “Cartoline da un luogo memorabile’’

ore 20:30
Pagine scelte: cittadine e cittadini si alternano nella lettura delle opere di Simone Weil 
> Interventi sonori di Stefano Pilia INGRESSO GRATUITO, PRENOTAZIONE CONSIGLIATA, POSTI LIMITATI
In caso di maltempo le attività all’aperto si svolgeranno all’interno degli spazi di DOM la cupola del Pilastro Progetto di
LAMINARIE/DOM la cupola del Pilastro 

con il contributo di 
Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna | Settore Cultura e Creatività,
Fondazione Carisbo 

in collaborazione con 
Istituto Comprensivo 11 
Scuola delle Donne 
Servizi Educativi e Scolastici del Territorio – Quartiere San Donato – San Vitale
Fondazione Cineteca di Bologna UN PARCO PER SIMONE WEIL
XIV di DOM

29 settembre 2023
Parco del Polo Panzini/DOM la cupola del Pilastro 

_________________________________________
Biografie

GIANCARLO GAETA, curatore di gran parte delle edizioni italiane degli scritti di Simone Weil a cominciare dall’edizione integrale dei Quaderni, Giancarlo Gaeta ha accompagnato il lavoro di traduzione con commenti puntuali che tendono a mostrare di volta in volta movimento e tensione interna di una riflessione filosofica, politica, religiosa che ha proceduto in discontinuità con tutto ciò che nel corso della modernità ha contribuito a una crisi epocale irreversibile. Riflessione che si è perciò spinta oltre i limiti dell’acquisito e del realistico, fin là dove avrebbero potuto aprirsi altri universi di senso, altre possibilità di coniugazioni culturali. Per questa via l’autore ha cercato di mettere sé stesso nella posizione migliore per comprendere le molte facce di un pensiero eminentemente sperimentale che a noi si offre come pura interrogazione sul presente, costringendo a prendere atto che soltanto la coscienza delle contraddizioni del proprio tempo ne permette una lettura proficua. Una ricognizione pressoché esaustiva dell’opera di Weil è in tal modo offerta al lettore, dai primi scritti filosofici e politici fino alla grande meditazione filosofico-religiosa dei Quaderni e al tentativo estremo di proporre una traccia di pensiero del tutto nuova su cui riprogettare il futuro dell’Europa.

STEFANO PILIA è un versatile musicista, chitarrista e bassista nato a Genova e attualmente residente a Bologna, dove ha conseguito il diploma al conservatorio G.B Martini. Il suo lavoro abbraccia l’esecuzione strumentale, i processi di registrazione e produzione e concentra sull’esplorazione delle qualità sinestetiche del suono, delle sue interazioni con lo spazio, il tempo e la memoria, considerando l’esperienza sonora come un terreno fertile per l’indagine filosofica e creativa. Oltre al suo lavoro solista, è uno dei membri fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, noto per la sintesi di improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avant-rock. Collabora con diverse formazioni e musicisti, tra cui il quartetto psichedelico In Zaire, David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio, e “Sogno del Marinaio” con Mike Watt al basso e Paolo Mongardi alla batteria. Ha anche collaborato con artisti come Katia e Marielle Labeque, Manuel Zurria, e partecipato a numerosi festival internazionali in Europa, Australia e negli Stati Uniti. Stefano Pilia ha un ricco catalogo discografico, con oltre 40 lavori pubblicati su etichette italiane ed estere. La sua carriera musicale è caratterizzata da una vasta gamma di collaborazioni e sperimentazioni, che spaziano dalla musica classica al rock sperimentale e all’elettronica.

RADICETIMBRICA TEATRO è una compagnia che nasce nel 1996, composta da Chiara Savoia, Cinzia Chiodini, Anna Lidia Molina e Luca Colombo. Crea spettacoli rappresentati nella provincia di Milano e Varese, in Toscana, in Emilia Romagna, in Lombardia, in Piemonte e nel Lazio, spingendo la propria ricerca anche verso la performance e le letture sceniche. Nel 2006 si costituisce Associazione Culturale e nel 2008 apre la propria sede operativa a Legnano (MI), in cui promuove lo studio del teatro di ricerca tramite laboratori e seminari intensivi, incontri culturali e prove aperte. Sempre in quell’anno, riceve la menzione speciale al festival Nuove Espressioni di Milano con lo spettacolo “L’età che non passa”, per “ l’originalità della scelta testuale e per la freschezza e la coralità della trasposizione scenica”. Nel 2009 vince, ex-aequo, il concorso Up_nea con lo spettacolo “Ho il cuore dappertutto”. Alla ricerca teatrale, da più di quindici anni affianca un’appassionata attività di letture animate e laboratori teatrali realizzate sia presso il loro spazio, sia presso Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie di Primo e Secondo Grado, Istituti superiori e Licei. Attraverso le letture e le proposte di gioco e laboratorio, la compagnia invita i partecipanti a fare esperienze vive, concrete, non virtuali, dove i più giovani possono scoprirsi attraverso esplorazioni teatrali e poetiche, esperienze percettive e sensoriali, momenti di gioco e di ascolto. Hanno scelto pertanto di operare con l’intento di fornire un’alternativa all’omologazione espressiva dilagante, creare occasioni di inclusione, promuovere la diffusione della cultura, fare sperimentazione.

LAMINARIE è una compagnia teatrale, fondata nel 1994 da Febo Del Zozzo e Bruna Gambarelli, che ha sede a Bologna, dove cura DOM la Cupola del Pilastro, contesto teatrale realizzato nel 2009 in convenzione con il Comune di Bologna. La ricerca di Laminarie si è posta fin dalle sue origini in relazione con linguaggi artistici quali le arti visive, l’architettura, il cinema, la letteratura, approccio che si manifesta sia nell’espressione teatrale – con atti performativi e spettacoli che producono un linguaggio scenico originale, declinato anche in una relazione con l’infanzia – sia nello sviluppo di percorsi in grado di intrecciare pubblici differenti. Impegnata anche nella produzione di opere di videoarte, la compagnia realizza dialoghi culturali con diverse realtà europee sviluppando i propri progetti su un piano internazionale.
(Visited 53 times, 1 visits today)

Lascia un commento