Influenza e bronchiolite dilagano tra bimbi, Pediatrie e Pronto Soccorso pieni
PEDIATRIA REDAZIONE DOTTNET | 03/01/2024 16:36
Più casi tra i piccoli sotto i 5 anni, lunghe attese per le visite
L’influenza in maniera maggiore e il virus respiratorio sinciziale, responsabile della bronchiolite, stanno colpendo pesantemente i bambini, specie quelli sotto i 5 anni: i reparti di pediatria sono pieni e lo stesso i Pronto Soccorso da Nord a Sud, nei grandi ospedali e in quelli di media entità. Una situazione che “in tante realtà si è rivelata critica, con dei numeri veramente molto alti di visite alle strutture di Emergenza e attese lunghe“. “Ci sono state le festività, con cui ormai abbiamo perso tutti i meccanismi di controllo delle infezioni . Molte persone insieme in ambienti chiusi e questo ha facilitato una maggior trasmissione dei virus e una situazione nella quale stiamo raggiungendo il culmine epidemico, specie per l’influenza. Per l’organizzazione che abbiamo oggi, molti di questi casi poi finiscono in ospedale”. “Il virus sinciziale è in salita, soprattutto nei piccoli sotto i 5 anni, anche come ricoveri . Mentre durante il periodo pandemico si era un po’ spostato l’andamento del picco, quest’anno il virus e’ tornato a comportarsi come nel passato, con un inizio verso fine novembre, dicembre, e l’aspettativa è che duri ancora un po’, con numeri alti nel mese di gennaio e andando poi a calare.
Però nei bimbi piccoli, la percezione è che i casi di influenza superino comunque quelli di bronchiolite”. “Per la bronchiolite i casi difficili sono quelli in bimbi sotto i 6 mesi. Per i più piccoli, molte situazioni complesse le vediamo in special modo con i secondi nati, cioè con i bambini magari di un mese che hanno un fratellino che va alla scuola materna e che ‘porta’ il virus a casa“. “Il carico di lavoro delle strutture pediatriche è importante in questo periodo.Per il rientro a scuola imminente dei bambini, che riguarderà sempre la permanenza in ambienti chiusi, uno dei consigli principali è sempre quello di arieggiare le classi. Non si deve avere paura che i bambini prendano freddo, ma fare attenzione al virus che circola negli ambienti chiusi”.