di Luigi Campanella, professore emerito nell’Università La Sapienza di Roma
Come è nato l’universo? Una domanda che ha da sempre un fascino particolare ed oggi viene una nuova spiegazione: non.è stata un’esplosione, il tradizionale big bang, ma una transizione spazio-tempo riferita ad un modello cosmologico standard di 13,8 miliardi di anni, di cui gli ultimi 4,5 in presenza della terra e 380000 anni dopo il big bang -1 miliardo di gradi la temperatura a quel momento -in presenza di luce. Le ultime ricerche condotte al CERN di Ginevra,Dip.to di Fisica diretto da Gianfranco Giudice, secondo quanto riportato nel libro “prima del Big bang” ,sostengono che alle origini esisteva soltanto una forma di vuoto molto speciale, una sorta di energia repulsiva, il contrario della forza di gravità. Questa repulsione ha messo in moto una vertiginosa espansione. È affascinante che queste conclusioni derivino dalla combinazione della conoscenza induttiva acquisita con le esperienze con le macchine acceleratrici più avanzate con quella deduttiva che ci permette di risalire indietro nel tempo usando una saggia miscela di misure astronomiche e di rigorosa logica matematica. C’è però ancora molto da scoprire se si pensa che solo il 5% dell’energia dell’universo è prodotta dalle particelle che conosciamo. I nuovi acceleratori di cui il CERN dispone e disporrà ci aiuteranno a fare ulteriori progressi nella conoscenza del processo più affascinante che si conosce, la nascita dell’universo ed anche sugli infiniti eventi primordiali che secondo la teoria del multiverso, un’idea sconvolgente, potrebbero esserci stati