Coinvolgimento delle istituzioni pubbliche. Prima puntata. Gli accordi di potere con l’Universita’ di Bologna
di Davide Fabbri, riceviamo e pubblichiamo*
Nerio Alessandri è il presidente e fondatore della Technogym e della Wellness Foundation, una Fondazione sempre più influente nelle decisioni della politica. Con alcune mie nuove inchieste, cercherò di raccontare il forte sistema di potere che Nerio Alessandri ha messo in piedi da decenni. Un sistema di potere talmente forte che è in grado di poter condizionare le scelte dei decisori politici a diversi livelli, in grado di poter condizionare diverse istituzioni pubbliche. Nelle mie puntate precedenti ho narrato le difficili condizioni lavorative degli operai all’interno dello stabilimento produttivo (lavoro duro, pesante e precario, con faticosi ritmi e tempi di lavoro) di via Calcinaro a Cesena. Condizioni lavorative sicuramente molto simili a quelle di tantissime altre industrie e realtà produttive nel nostro paese. Quello che stride e che desidero mettere in evidenza è che stiamo discutendo di un’azienda del patron Nerio Alessandri estremamente centrata sul benessere e sulla qualità della vita, sugli stili di vita sani e salutari, sul wellness e sul fitness, caratteristiche ostentate da Nerio Alessandri in tutte le salse pubbliche nei confronti delle realtà esterne alla Technogym. Dato che all’interno dello stabilimento le condizioni lavorative non possono ritenersi eccellenti. Anzi. La puntata di oggi è dedicata al coinvolgimento di Unibo – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna alle attività di Technogym. La fabbrica delle attrezzature per la ginnastica e il fitness è appunto ubicata in via Calcinaro a Cesena. Pomposamente l’azienda ha definito tale stabilimento produttivo “quartiere generale – Technogym Village”. All’interno di tale stabilimento produttivo metalmeccanico, ci lavorano circa 800 dipendenti. 50 Dirigenti. 300 operai. 450 impiegati. 550 sono i maschi, 250 sono le femmine. Sono appunto una cinquantina i dirigenti in Technogym. Diversi di loro provengono dall’Universita’ di Bologna, soprattutto dai Dipartimenti di Ingegneria e Architettura. Diversi dipendenti Technogym sono professori a contratto di insegnamento presso l‘Universita‘ di Bologna. Facciamo qualche nome: Mario Fedriga, Ermanno Tasca, Michele Zannoni, sono tutti dipendenti Technogym – con importanti ruoli di responsabilità in azienda – e contemporaneamente sono professori a contratto presso l‘Universita‘ di Bologna. 31 Dipartimenti compongono l’Universita’ di Bologna. Il Dipartimento è l’articolazione organizzativa dell’ateneo bolognese per lo svolgimento delle funzioni relative alla ricerca scientifica e alle attività didattiche e formative. Da diversi anni si è consolidata una importante collaborazione fra la Technogym e l’Universita’ di Bologna. Soprattutto il Dipartimento di Ingegneria di Unibo fornisce spesso e volentieri manodopera gratuita all’azienda Technogym, sotto forma di tesisti e tirocinanti, attraverso le cosiddette Technogym Wellness Experience. E’ coinvolta soprattutto la Facoltà di ingegneria di Cesena. Desidero evidenziare il fatto della manodopera gratuita degli studenti tramite il mezzo del tirocinio. Il tirocinio, obbligatorio per gli studenti, è stato istituzionalizzato con la legge numero 148 del 2011. Le intenzioni del legislatore potevano anche essere ritenute legittime. Far passare un periodo in azienda agli studenti può essere ritenuto cosa buona e giusta. Ma l‘ambiguita‘ delle norme fa si’ che de facto i tirocini (anche per tesi) si trasformino nei fatti concreti in manodopera gratuita per le aziende come la Technogym, che cosi possono contare su personale malleabile e gratuito. Oltretutto limitando eventualmente le assunzioni di personale stabile. Di questa situazione beneficiano – oltre alle aziende – anche alcuni docenti universitari che si vedono magari commissionare o finanziare determinate ricerche. L’istituto del tirocinio dovrebbe essere formativo ma spesso non lo è. L’istituto del tirocinio fu fortemente voluto dalla lobby di Confindustria, tramite il suo organo d’informazione – Il Sole 24 ore – e da altri gruppi lobbysti quali la Fondazione Giovanni Agnelli. Technogym – come moltissime altre aziende – ha sfruttato appieno l’occasione di avere manodopera giovane, preparata, entusiasta, e low o zero cost. Gli accordi fra Technogym e Unibo, i protocolli d‘intesa fra industria e università consentono ad alcuni professori delle materie utili alle aziende di avere molti soldi a disposizione (grazie alla legge Gelmini); al contrario, i professori delle materie che non interessano alle aziende rimangono di fatto senza soldi. Gli ingegneri grazie agli accordi come quelli stipulati con Technogym sono diventati molto potenti. Soprattutto in Unibo, dove da ben due mandati riescono a far eleggere Rettore un ingegnere: Francesco Ubertini (da novembre 2015 a novembre 2021), e Giovanni Molari (da novembre 2021 ad oggi).
Cesena, 9 febbraio 2024 Davide Fabbri