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“Ripudio alla guerra, concreto”

  • di

di Giancarla Codrignani, politologa, giornalista, già docente e parlamentare

I sondaggi danno il governo al 28%. Ma, se il paese vota al 60%, rappresenta il consenso del 17% degli elettori. Quindi “quella che Giorgia Maloni persegue è una tirannia della minoranza. A tutti gli altri, la vera maggioranza, non resta che chiedersi se piace unn mondo così, ottuso e impaurito. E agire di conseguenza. Basta meno di quanto si creda per mettere fine a questa deriva” (Nicola Lacetera, Domani, 13 febbraio). ***** Marco Da Milano valorizza Elly Schlein: bene con Meloni per iniziativa in comune sugli incidenti sul lavoro, con Calenda per la manifestazione insieme su Navalny, con Conte per la Sardegna domenica prox.: successo politico e mediatico. Prosegua: battaglie concrete: salario minimo, violenza di genere, libertà civili e politiche minacciate in Europa (anche dai seguaci di Putin) per trovare interlocutori e alleanze. Meloni è in crisi: di lotta e di governo deve tenere insieme la destra della rabbia anti-sistema con l’occupazione dei posti di potere, e l’elettorato ultras desideroso di epurazioni e vendette. Quindi “sostituzione etnica”, attacchi a Soros, rovesciare l’alleanza “innaturale” tra popolari e socialisti in Europa (c’è da cinquant’anni). Bossi contro Salvini (compromesso con Verdini e con Putin), Tajani tentativi di autonomia: fare scoppiare le contraddizioni politiche: compito di Schlein. ***** IL VATICANO è proprietario dell’ospedale Bambino Gesù. Ha ricevuto dal più importante gigante produttore di armi italiano, Leonardo (ex-Finmeccanica) un milione in dono liberale. Il Vaticano ha rifiutato: ripudio alla guerra concreto. ***** Ignazio La Russa lamenta che Amadeus avrebbe dovuto ricordare sulle vittime delle foibe (ricordate) che “Tito era comunista”. Terribile! Prima dell’orrore dimentica l’occupazione fascista della Iugoslavia, le vittime e le violazioni della popolazione slava a cui i partigiani reagirono. Questione nazionalista e razzista ben prima che comunista. ***** La Corte dei Conti inaugura l’anno giudiziario. Il Governo accusato: “Frodi sperperi e illeciti nella gestione del Pnrr. Sono da utilizzare 138,2 mld: spesi solo 28,1. Il governo che dice? Aspetta il controllo dell’UE? *****  Il testo di Geolier a Sanremo: Nu guaglione me facette sparà. Jette a casa, c’o dicette a papà. Isso ricette: “Nn ce vonno le palle a ffa’ e reate. Ce vonno e palle a faticà…”. Non male, un collaboratore dell’antimafia. ***** Le morti sul lavoro: vergogna del paese (che ha votato la legge per i subappalti). Dice un ispettore che non vuole essere nominato “Nelle morti non c’è fatalità. Solo regole violate”. ***** Navalny: per accusare Putin basta il gulag siberiano dove era recluso. Ma altra è, come ho letto, nominare Mandela e Luther King: lui aveva diritto di opinione, ma era destra nazionalista e simpatizzava con i nazisti. ***** Programma di Javier Milei, nuovo presidente dell’Argentina (non dimenticare la campagna elettorale con la sega elettrica in spalla): taglio spesa pubblica, abbassamento tasse, flessibilità del lavoro. Scendendo ai particolari: soppressione del sistema pubblico previdenziale e pensionistico, privatizzazione della sanità e dell’istruzione, unificazione ministeri Sviluppo sociale, Sanità e Istruzione, liquidazione della Banca Centrale….. ***** La questione “razzismo”: dice – giustamente –  il fondo di Avvenire che è nato prima il razzismo della “razza” che scientificamente è termine inesistente. Anche Black Lives Matter negli Usa non mira all’universalismo, ma prende posizione solo  “a favore dei discriminati”. ***** La questione “universalistica” e gli inciampi: che gli uomini sono tutti uguali e che i confini sono linee giuridicamente costituite sembrano criteri acquisiti. Ma noi occidentali abbiamo avuto l’illuminismo e le rivoluzioni, gli Usa gli Stati Uniti (con il Texas o il Missoury come da noi la Francia e il Portogallo), la Russia il dominio multitenico degli zar (e dell’Urss), la Cina l’imperatore e le sue gerarchie. La storia ha radici lunghe: l’Afganistan indomabile riconosce solo la legge delle tribù. ***** La questione carceraria: Dice sr. Anna Donelli (Domani 18.02) “In carcera finiscono sempre più detenuti psichiatrici. Le sezioni sono invivibili: pochi spazi e ancor meno possibilità di ricevere cura. Così nei sani sale la rabbia, nei malati gli atti estremi”. ***** La questione climatica: Sant Romà de Sau, 90 km. da Barcelona “era” un villaggio sepolto nelle acque di una riserva la cui chiesa dell’XI sec. lasciava affiorare la cima del campanile. E’ riemerso non il campanile, ma l’intero villaggio. Non c’è più l’acqua, è la siccità… ***** La questione elettorale americana: Trump accusa Biden di essere un-american. Come usava negli anni Cinquanta quando il maccartismo – che vedeva il comunismo dove c’era la democrazia – osava discriminare i veri americani. ***** La questione cinese: economia in crisi? All’Occidente piacerebbe, ma difficile giudicare: per Xi Jinping la discussione si aprirà dopo aver controllato il partito (per ora – forse fortunatamente -) unico. ***** L’Iran denuncia Israele di aver danneggiato i cavi sottomarini. Vignetta triste: La morte è sempre seria, ma che Vittorio Emanuele di Savoia “riposi” a Superga fa davvero pena. La “nobiltà” del tempio a un ignobile così? Vignetta seria (anche se politica) ma sempre vignetta: Michele Santoro e Raniero La Valle si presentano alle europee (che sono proporzionali) con un nuovo loro partito. Basta che uno di noi faccia la stessa pensata e il Pd, figurarsi Azione, Europa e Iv, sono spacciati. Stanno votando Meloni e nonostante gli anni non se ne accorgono… Approfondimento Avremo mai un esercito europeo in un’Europa Federale? Ci si dovrà arrivare. Almeno per affrontare le guerre che, anche se non si vorrebbe, sembrano tornate in quest’ondata regressiva della storia umana. Per “difendere” l’Europa, soprattutto se le elezioni di novembre indurranno gli USA a tirare i freni all’impegno di salvare i loro interessi fuori area: Trump ha già detto che, se l’Europa avrà problemi, sono affari suoi.
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