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DIRITTI SENZA BARRIERE: LA VOCE DEI MALATI INDIFESI

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LA VOCE DEI MALATI INDIFESI

DIRITTI SENZA BARRIERE LA VOCE DEI MALATI INDIFESI

Associazione di volontariato ODV – Bologna Registro provinciale del volontariato P.G. 109724/01

C.F. 91211470371- cell. 340 4856948 e-mail: dirsenbar@yahoo.it

Bologna celebra i cent’anni dalla nascita di Franco Basaglia

Anche chi non si occupa di psichiatria ha certamente sentito parlare

di Franco Basaglia (1924-1980), lo psichiatra e neurologo ispiratore della legge 180/1978, anche nota, appunto, come “Legge Basaglia”, che riformò questa disciplina.

Per il centenario della sua nascita anche la città di Bologna vuole ricordare questa importante figura con una serie di iniziative.

Ma che ne è della psichiatria bolognese?

Mentre l’approccio medico si orientava verso la specializzazione, individuando professionalità e luoghi dedicati alle singole patologie, l’orientamento bolognese per i malati mentali sembra essere andato in una direzione opposta.

Le persone con disabilità mentale vengono concentrate nei medesimi ambienti, senza prestare attenzione al grado di gravità, senza percorsi terapeutici personalizzati, con l’impiego degli psicofarmaci quale unica risposta, senza nessuna considerazione dei bisogni individuali, sia terapeutici che di alloggio.

Al di la delle denominazioni, i servizi psichiatrici residenziali bolognesi non sono altro che dei “manicomietti”, istituzioni totali nelle quali i pazienti sono “sepolti vivi”.

Non vi è riguardo nemmeno per i casi più gravi e complessi, che richiederebbero la stessa attenzione riservata alle patologie oncologiche, e la cui complessità è spesso una conseguenza dell’incuria.

Ciò aggrava le condizioni dei pazienti e rende quasi impossibile per i loro familiari fornire un contributo curativo che duri nel tempo.

Per questi motivi l’Associazione Diritti Senza Barriere di Bologna

CHIEDE

che la psichiatria bolognese garantisca che ogni persona riceva le cure e le terapie specialistiche adeguate, che sia stilato ed applicato un progetto riabilitativo personalizzato condiviso: utente, familiare partecipe ed equipe curativa, alla propria diagnosi ed in luoghi appropriati, tenendo conto delle caratteristiche delle persone.

Non essendo accettabile che una città con una tradizione democratica come quella di Bologna continui a macchiarsi di una tale violaz_ione dei diritti umani.

Stampato in proprio- Bologna, 3 marzo 2024

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