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Scambio epistolare tra Francesco Domenico Capizzi e Massimo Cacciari in merito alla lettera aperta di critiche all’adozione del Green Pass.

Il giorno 30 luglio su questo sito il Prof.Francesco Domenico Capizzi pubblica una nota con osservazioni rispetto alla “Lettera aperta” resa pubblica a firma dei filosofi Massimo Cacciari e Giorgio Agamben nella quale gli studiosi si esprimono in modo molto critico rispetto all’uso del green pass e sui vaccini. Il prof. Cacciari, sollecitato, risponde al Prof. Capizzi chiarendo la natura delle critiche rivolte alle politiche di certificazione tramite “Green Pass”. Infine una riposta con controdeduzioni del Prof. Capizzi alla lettera del Prof.Cacciari .

La lettera del Prof.Massimo Cacciari
31 luglio 2021

gentile professore, credo del tutto evidente dal testo con agamben e poi da nostri articoli pubblicati su la stampa che il centro della discussione non sta affatto sull’utilità del vaccino, sull’opportunità di assumerlo, nè qualcuno pretende che ciò possa essere a rischio zero, che non esiste in natura! La questione è essenzialmente culturale e politica: come è possibile procedere con uno stato di emergenza promulgato e ripromulgato a forza di decreti della presidenza del consiglio? e perchè ora stato di emergenza se la campagna vaccinale prosegue come raccontano? e lei sa che, come ho ricordato, Parlamento europeo e Commissione avevano espressamente dichiarato che NON si dovessero assumere forme di discriminazione nei confronti di chi non si vaccinava? e infine chiedo a lei che è un medico: le sembra possibile un decreto impositivo di questa specie senza stabilire come e dove si possa accertare l’eventuale pericolosità per certi soggetti( sanissimi per altro) di assumere il vaccino? la moglie di un mio amico gravemente allergica ha avuto una crisi anafilattica e a momenti ci rimette la pelle subito dopo essere stata vaccinata, pur avendo fatto presente la sua situazione al medico…che ne dice? ha senso stabilire qualsiasi cura urbi et orbi, secondo lei scienziato? grazie per l’attenzione, con stima, massimo cacciari

La risposta del Prof.Francesco Domenico Capizzi
31 luglio 2021

Caro professore, è vero che vi siano state, e continuano a persistere, disfunzioni e inefficienze ed approssimazioni, ma, diciamo così, nella media delle faccende italiane, anche sanitarie e tanto più se il tutto viene calato in una situazione (semi) emergenziale in cui gli organismi internazionali tutti si sono ben guardati dall’assumere posizioni di responsabilità primaria. Lasciando allo sbando e astenendosi dal comunicare la verità dei fatti (origini della virosi, possibili vie di contrasto ed effetti ignoti e avversi) ogni comunità civile e (a volte para-) scientifica è precipitata in una serie di cortocircuiti e fraintendimenti che hanno prodotto confusione ed anche morti e feriti. In realtà la situazione è più grave di quanto appaia: il disboscamento planetario, l’inquinamento crescente, l’aumento costante delle malattie cronico-degenerative e neoplastiche, la Medicina ormai soltanto diagnostico-terapeutica, aziendalizzata e regionalizzata fino al parossismo, non potranno che produrre guai crescenti. Se le pandemie non saranno prevenute (ecologia, prevenzione primaria e secondaria, medicina sociale) dovremo rassegnarci a rincorrere il tempo perduto mettendo a rischio l’intera umanità: adesso il virus da fronteggiare è uno, ma domani potrebbe essere una moltitudine su un terreno patogeno ancor più fertile… In quest’ottica abbiamo costituito una ODV Scienza Medicina Istituzioni Politica Società (www.smips.org): dimostrare e sostenere che le grandi classi di malattie vanno evitate attraverso l’informazione puntuale e capillare e un modo diverso di produrre e consumare perché il progresso medico spesso è tecnologico e tecnocratico, ma con risultati troppo spesso deludenti come prima. Molte grazie per l’attenzione prestata. Con grande stima invio un cordiale saluto francesco domenico capizzi

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