Vai al contenuto

Prevenzione nell’emicrania infantile e adolescenziale

  • di

Il mal di testa colpisce oltre un bambino e un ragazzo su due

The Journal of Headache and Pain,  DOTTNET | 15/05/2023 11:37

L’emicrania colpisce l’11% dei bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni, (più di uno su 10), poco meno che negli adulti (14-15%); la cefalea tensiva colpisce invece il 17% dei giovanissimi

Le cefalee colpiscono oltre un bambino e ragazzo su 2, il 62% dei giovani di 8-18 anni (di cui il 38% nelle femmine e 27% maschi). Negli adulti la quota è inferiore, il 47% soffre di una qualche forma di mal di testa. (The Journal of Headache and Pain). 

Le cefalee più diagnosticate in questa fascia di età sono emicrania e cefalea tensiva: l’emicrania colpisce l’11% dei bambini e ragazzi dagli 8 ai 18 anni, (più di uno su 10), poco meno che negli adulti (14-15%); la cefalea tensiva colpisce invece il 17% dei giovanissimi, ovvero quasi un giovanissimo su 5 (negli adulti è il 38%). “Se distinguiamo l’emicrania nelle sue varie forme vediamo che a soffrire di emicrania senza aura è l’8% dei bambini/ragazzi, il 3% con aura”. L’esordio del disturbo è sempre intorno agli 8 anni, comunque nella preadolescenza. Per la cefalea tensiva si possono fare diagnosi anche intorno ai 6 anni.

“Il bambino che arriva negli ambulatori e riceve una diagnosi di emicrania ha spessissimo una familiarità, quindi pensiamo a una predisposizione genetica almeno nella metà dei casi. Ma influiscono anche problemi scolastici e un sovraccarico di attività, specie quelle sportive”, oggi invalso in età pediatrica. “Spesso gli stili di vita del bambino non sono così funzionali hanno troppo carico sportivo, eccessivo uso di smartphone e dispositivi fino a tarda notte. Inoltre, spesso il bambino che soffre di emicrania e cefalee in generale presenta anche disturbi del sonno come difficoltà ad addormentarsi e risvegli notturni frequenti.

È importante anche l’alimentazione, ad esempio evitare di saltare la colazione o evitare troppi carboidrati, lasciando spazio a frutta e verdura”. È per questo che sarebbe utile intervenire, quando si può, prima sugli stili di vita del bambino. Per questo l’invito è rivolgersi a un centro specialistico prima possibile”. Con l’età il mal di testa tende poi a scomparire soprattutto nei bambini, mentre nelle femminucce tende a permanere anche in età adulta. In particolare per l’emicrania, in genere nell’infanzia e prima adolescenza bambini e bambini ne sono affetti in egual misura, ma questa prevalenza si inverte e la diagnosi diventa prettamente femminile nella tarda adolescenza quando intervengono fattori ormonali. Infine, ci sono alcuni tipi di cefalee primarie sottostimate in età pediatrica e sarebbe importante rivedere le linee guida diagnostiche, sviluppandone di nuove specifiche per bambini e ragazzi. È cruciale lavorare su questa fascia di età per evitare il cronicizzarsi della cefalea in età adulta”.

(Visited 7 times, 1 visits today)

Lascia un commento