Zuccheri semplici incrementano il peso nella mezza età
British Medical Journal, DOTTNET | 29/09/2023 14:08
Il ruolo degli zuccheri nell’aumento di peso e nell’obesità rimane controverso, e pochi studi hanno valutato il legame tra variazioni nel consumo di carboidrati nel tempo e le variazioni a lungo termine del peso corporeo
Sostituire amidi e zuccheri semplici (carboidrati raffinati come quelli delle bevande zuccherate) con cereali integrali e frutta potrebbe ridurre l’aumento di peso tipico della mezza età; al contrario, il consumo di carboidrati provenienti da cereali raffinati, verdure amidacee come le patate, cibi industriali come bibite e merendine è associato a un maggiore aumento di peso durante la mezza età. Lo rivela un ampio studio statunitense pubblicato oggi sul British Medical Journal.
Il ruolo degli zuccheri nell’aumento di peso e nell’obesità rimane controverso, e pochi studi hanno valutato il legame tra variazioni nel consumo di carboidrati nel tempo e le variazioni a lungo termine del peso corporeo. Il team di ricercatori ha esaminato questi aspetti per un periodo totale di follow-up di 24 anni, sui dati relativi a 136.432 uomini e donne di età under-65 anni. I partecipanti hanno completato questionari su caratteristiche personali, storia medica, stile di vita e altri fattori correlati alla salute all’inizio dello studio, e poi ogni 2-4 anni. I risultati mostrano che, in media, i partecipanti hanno preso 1,5 kg ogni quattro anni, per un totale medio di 8,8 kg in 24 anni.
È emerso ad esempio che un aumento di 100 grammi al giorno di amido o zucchero aggiunto è legato a un aumento di peso di 1,5 kg e 0,9 kg in quattro anni, rispettivamente, mentre un aumento di 10 grammi al giorno di fibra è stato associato a una diminuzione di peso di 0,8 kg. Positivi i risultati del mangiar bene: aumentare il consumo di carboidrati da cereali integrali porta a 0,4 kg in meno di aumento di peso per ogni aumento di 100 grammi al giorno; con il consumo di frutta si hanno 1,6 kg in meno di aumento di peso per ogni aumento di 100 g/giorno e per le verdure non amidacee come broccoli, carote e spinaci 3 kg in meno di aumento di peso per ogni aumento di 100 g/giorno.
Al contrario, aumentare il consumo di carboidrati da cereali raffinati porta a 0,8 kg in più di aumento di peso per ogni 100 grammi al giorno e quello di verdure amidacee come piselli, mais e patate a 2,6 kg in più di aumento di peso per ogni aumento di 100 g/giorno. Secondo i ricercatori che i loro risultati “evidenziano l’importanza potenziale della qualità e dell’origine dei carboidrati per la gestione a lungo termine del peso, specialmente per le persone con peso corporeo eccessivo”.