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L’obesità non è una sola, ne esistono 4 tipi

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L’obesità non è una sola, ne esistono 4 tipi

OBESITY, OMS, DOTTNET

Per l’Oms l’obesità è un’epidemia globale. La malattia cronica, recidivante, multifattoriale, eterogena, la cui prevalenza dal 1980 in tutto il mondo è più che raddoppiata con la catalogazione di 4 principali ‘tipi’ di obesità: ‘cervello affamato’ (principalmente controllato dall’asse cervello-intestino e necessità di maggiori calorie per raggiungere la pienezza e la sazietà); ‘fame emotiva’ (desiderio di mangiare per far fronte a emozioni positive o negative, comportamento ‘edonico’); ‘intestino affamato’ (durata anormale della pienezza con svuotamento gastrico più rapido); ‘combustione lenta’ (diminuzione del tasso metabolico).

“L’eterogeneità tra i pazienti con obesità è particolarmente evidente nella risposta di perdita di peso agli interventi sull’obesità, come diete, farmaci, dispositivi e interventi chirurgici. È ormai assodato che l’approccio di diminuire l’apporto calorico e aumentare il movimento è inefficace e superato e non si può ignorare che proprio l’eccesso di peso sia responsabile di circa 70mila morti evitabili l’anno solo nel nostro Paese”. La novità è avere inquadrato il complesso delle caratteristiche di un organismo che risultano dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente: cervello affamato (sazietà anormale), fame emotiva (mangiare edonico), intestino affamato (sazietà anormale) e combustione lenta (rallentamento del tasso metabolico)”.

Capire come e perché alcune persone accumulano peso è stato un obiettivo degli scienziati allo scopo di scardinare il meccanismo patologico e trovare strategie per riportare al peso considerato normale. In uno studio apparso su ‘Obesity’ in una coorte di pazienti a cui erano stati prescritti farmaci antiobesità, l’approccio terapeutico guidato dal fenotipo è stato associato a una maggiore perdita di peso di 1,75 volte dopo 1 anno e la percentuale di pazienti che hanno perso più del 10% a 1 anno è stata del 79% rispetto al 34% con il trattamento generico. Identificare i fenotipi di obesità basati sulla fisiopatologia e sul comportamento può portare a interventi mirati e più efficaci e migliorare i risultati di perdita di peso.

“L’obesità è una forma di malnutrizione per eccesso ma ha una origine che riconosce fattori alimentari, genetici, emotivi, sociali, per questo risulta così difficile intervenire. Esiste una stretta relazione tra sistema digestivo e sistema nervoso centrale chiamato asse intestino-cervello: l’equilibrio di questa via di comunicazione può essere alterata da numerosi fattori. Su questa complessità si innestano i fenotipi il cui riconoscimento permette una medicina sempre più personalizzata. I diversi fenotipi mostrano

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