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“Sia benedetto il Ramadam”

  • di
di Giancarla Codrignani, politologa, giornalista, già docente e parlamentare
newsletter del 18 marzo 2024
I mari non debbono traghettare la guerra: invece Mar Nero, Mar Rosso e Mediterraneo non sono più solcate da mercantili, navi trasporto di merci, imbarcazioni di turisti o anche di migranti. ***** Biden, discorso sulla stato dell’Unione: 1)politica estera conforma all’internazionalismo liberale (“il suo predecessore invita Putin a fare l’inferno che vuole”); 2)”non è stata Wlla Street a costruire l’America, ma la classe media e operaia”; 3) ricostruire il sistema dei diritti e il rispetto costituzionale (ripristinare l’aborto e impedire l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio ’21). “Le democrazia è bene pubblico” non di divisioni di destra o di sinistra. Quando Lincoln – dice Sergio Fabbrini – disse che l’America era a house divided against itself, la gente voleva risolvere la situazione continuando la guerra nordisti contro sudisti. ***** Scurati ha iniziato un articolo “il mondo va a destra” e ha proseguito “si è incattivito… è invecchiato. Significa che la sinistra, i progressisti sono buoni e giovani (tengono al futuro)? ***** Per prevedere di estendere la guerra ucraina alla Moldavia, si temono interventi russi in Transnistria e Gagauzia, che sono l’una russa, l’altra turca, ma hanno chiesto protezione a Putin. Per noi della Nato, c’è un nesso tra Ucraina, Moldavia, Balcani…. (aiuto!) ***** Ramadan Mubarak, “sia benedetto il Ramadam”: così Widad Tamimi su Repubblica il 12.Il digiuno, la preghiera e la meditazione sono disintossicanti del corpo e purificazione dello spirito. Controllo dei bisogni e delle tendenze egoistiche, non gentili verso gli altri. Va bene che anche i cristiani dicono cose impegnative che non rispettano, ma a Gaza è possibile il Ramadam se Israele ti bombarda? E un popolo così religioso da avere al governo ebrei fondamentalisti onora la loro fede violando perfino il diritto di guerra? ***** Decisivo il risultato elettorale in Abruzzo. Non si poteva vincere (in Sardegna ce l’avevamo fatta per un soffio), ma il Pd è a quota 20, M5S a 7. Speriamo che adesso Elly si ponga alla testa del “campo largo” senza concedere a Conte l’illusione di candidarsi al Conte 3. E non rifiuti i voti di Calenda. ***** Comunque non è che andando in visita pastorale in tutti i capoluoghi abruzzesi l’ultima settimana si vince o si perde: si lavora a tappeto almeno per tre mesi. Speriamo che per le elezioni di giugno non si sia apatici: la gente non ha idea della “necessità” di +Europa: qualcuno deve ricordare che senza i vaccini gratis avremmo riempito i cimiteri. E cercare consenso per tempo: se l’Italia va a destra, va a destra il continente. ***** Che il Signore ci aiuti. Il candidato – rimediato per far piacere a Conte a sostituzione di un fedele malcapitato – della Basilicata ha appreso dai giornalisti che toccava a lui. Irrimediabile: tutta l’Italia che non va a votare perché vorrebbe sapere che il suo voto conta continuerà a disinteressarsi di tutte le manovre dei cerchi magici delle segreterie sempre più improponibili. ***** Cercare consenso: debbo averlo già detto. Se è vero che le donne non sono le prime sulla corsa al voto, ma restano potenzialmente il 52 % dell’elettorato, perché il Pd non presenta una proposta di legge per abolire l’obiezione dei medici negli aborti? Una volta si sarebbero subito fatti i gazebo per raccogliere le firme. ***** Si fa rumore sulle divisioni di governo. Magari avessero difficoltà. Ma intanto partono le modificazioni destinate a condizionare anche i futuri governi. L’occupazione dei “posti” che cerca di occupare chiunque governi, con la Meloni e soci è scandalosa. Impressionante l’indifferenza della gente, che sa e non reagisce. E’ alla demolizione RAI3, la rete già cambiata nel tempo, con tutti i transfughi a partire da Fazio e Augias per non parlare di Berlinguer a rete 4. Adesso le tolgono ossigeno… ***** Le tasse non sono bellissime? Preferiamo condonare ai ricchi e cancellare i crediti inesigibili (cosa in sé non scandalosa)? Significa semplicemente che per Meloni i poveri scelgono di essere poveri, a cui riparano “le donazioni” dei ricchi. ***** Il Portogallo è un brutto colpo al nome Socialismo. “Chega” (“basta”) è diventata la terza forza: è destra brutta e non sarà facile fare un buon governo. Sembra quando da noi tirarono le monetine a Craxi e poi si volle Berllusconi, che oggi non sembra più il peggio. ***** Macron sembra deciso a fare il suo dovere di soldato. L’entusiasmo è scarso e la Germania per prima non gradisce, ovviamente e per più ragioni, visto che è più vicina e che ha introiettato l’esperienza del disastro della guerra nazista. Ma la sostanza è un’altra: le armi che gli ucraini chiedono non sono quelle russe delle loro dotazioni, arretrate e le nuove richiedono istruttori: chi sono se non militari della Nato? ***** Le Pen può di conseguenza portare il suo Rassemblement a diventare il primo partito di Francia. Ha perfino denunciato la Russia come causa della guerra per l’Ucraina. Idem sua figlia Marion Maréchal, che gioca sulla moderazione. Penso con raccapriccio a come sarà l’Europa se vincerà Trump. Ma i tempi sono tali che ogni giorno può succedere di tutto. Quindi ottimismo e rimboccarsi le maniche per gli Stati Uniti d’Europa ***** Il papa valorizza la bandiera bianca: quella pontificia ha le fasce gialle, ma non è quello il bianco. Sarò iperpacifista, ma che qualcuno smitizzi la vittoria mi sta molto bene. Guardare le “conquiste” delle guerre del secolo scorso (e tutte quelle in corso ora in altre parti del mondo): ma che cosa mai si vince? ***** Comunque la guerra in Ucraina andrebbe chiusa. Forse non ce l’ha fatta la diplomazia vaticana che ci si era messa d’impegno, ma mi fa piacere che Tusk, che ha vinto le elezioni in una Polonia il cui presidente gli fa guerra, si proponga mediatore: i polacchi saranno contenti. ***** Il nuovo codice della strada voluto da Salvini: più velocità, meno sicurezza, meno controlli. Forse questa volta Salvini si attacca al tram degli errori. E se gli tolgono il ponte sullo Stretto c’è caso che la Melloni si freghi le mani. Oddio… ***** Tick-tock: gli Usa chiudono: i dati potrebbero finire alla multinazionali della comunicazione cinesi. Invece se vanno alle multinazionali occidental-americane…
Approfondimento (dopo l’8 marzo) NON CI LIBEREREMO MAI DELL’ABORTO …..                       In una Francia – laicista e presumibilmente evoluta – si è inserito l’aborto tra i diritti costituzionali: non è un successo femminista. Perché i diritti hanno esigenze giuridiche: se ci si libera dalla pena di morte – un crimine legittimato in tempi storici che riteniamo superati, non credo che vada integrato il diritto a una pratica relativa alla  sessualità femminile come l’aborto. La Costituzione francese imporrebbe l’universalismo relativo di un principio costituzionale di cui gli uomini non possono fruire, mentre manca un “principio della differenza” a sancire l’autonomia del corpo femminile, che non è neutro e merita la definizione giuridica dell’habeas corpus “di genere”. D’altra parte l’aborto è un evento (se spontaneo) o una pratica (una scelta) che da sempre grava sulla donna. Che la finalità naturale (?) della sessualità sia solo la riproduzione è dubbio, dato che il corpo femminile non è fertile per 365 giorni l’anno, molti individui sono sterili e altri sono lbgtq+. Giuridicamente il corpo femminile è sempre stato teoricamente “libero” come quello maschile, ma le trappole del costume continuano a imporre alle donne di doversi difendere dalla presunzione proprietaria del proprio corpo da parte dell’uomo. Presunzione interna al patriarcato, un patriarcato che ha investito le donne, obbligandole ad accettare lo stereotipo della subalternità confermato dalle diverse tradizioni educative, soprattutto religiose. Quindi si arriva all’assurdo – che purtroppo ha visto e vede impegnati anche cultori del diritto – di dare valore di “persona” al “prodotto del concepimento”: per amore di paradosso, la mamma in attesa dovrebbe avere un doppio certificato elettorale, per garanzia dei suoi diritti futuri anche se la “persona dell’embrione” è ancora un minore. Mentre non sarebbe impossibile accusare di “offese” e “minacce” la mamma in attesa che fa sport (o per necessità lavorative compie sforzi) che possono danneggiare il feto. Naturalmente il giurista si attiene ai dati reali; tanto più se il giurista è una donna, sa benissimo che altra è la parte emozionale della donna che apprende di essere incinta con gioia e che riscontra i movimenti crescenti della presenza misteriosa che ha in grembo o con la paura di non voler sapere, di non poter accettare, di dover decidere.
Discorsi fatti mille volte? Sì, discorsi fatti mille volte. Anche in Alabama, dove un altro Stato ha negato alle donne la libertà di abortire.
Il governo Meloni ha già presentato quattro proposte di legge per limitare l’accesso alla 194. Credo che non ne farà mai una campagna impegnativa perché il governo sa che sarebbe impopolare: ci perderebbe voti. Ma c’è un altro rischio. E’ stata approvata la legge Calderoli dell’autonomia differenziata e la sanità è materia regionale a tutti gli effetti (anche prima la Regione Marche aveva dato la sua interpretazione già meloniana). Significa che le donne faranno i conti con le regioni lasciate in mano ai non progressisti e ai non-europeisti. Il che significa che chi ha voglia di tornare a fare almeno opposizione impugnando tutte le potenzialità di affermazione della propria volontà di rivincita, deve ricordare che il 52 % dell’elettorato è femmina e sperare che voti da femmina consapevole del voto che la rappresenta dove si fanno le leggi e si tutelano i suoi interessi.
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