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Sigarette elettroniche, studio australiano ne raccomanda il divieto

MEDICINA INTERNA | REDAZIONE DOTTNET | 07/04/2022 13:51

Le e-sigarette causano avvelenamento, lesioni, ustioni, tossicità immediata attraverso l’inalazione e anche convulsioni.

 La vendita e la promozione di sigarette elettroniche dovrebbero essere proibite dai governi, sostiene il Consiglio australiano su fumo e salute, in seguito all’analisi più comprensiva finora realizzata sui danni del vaping. La raccomandazione si basa sulla ricerca condotta dal Centro di EpidemiologiaSalute della Popolazione dell’Università Nazionale Australiana, che presenta prove conclusive secondo cui le e-sigarette causano avvelenamento, lesioni, ustioni, tossicità immediata attraverso l’inalazione e anche convulsioni. 

L’uso inoltre porta alla dipendenza.

La ricerca finanziata dal Dipartimento Sanità, mostra anche prove conclusive di impatti meno gravi sulla salute, come irritazione alla gola e nausea. Vi sono inoltre prove evidenti che le e-sigarette aumentano l’assunzione di fumo di tabacco da parte dei non fumatori, mentre vi sono scarse evidenze che le sigarette elettroniche alla nicotina aiutano i fumatori a smettere. L’avvertimento si estende ai prodotti di vaping dai colori vivaci e sapori come bubble gum e zucchero filato, che dichiarano di essere liberi da nicotina. Lo studio di 430 pagine, guidato dall’epidemiologa e studiosa di salute pubblica Emily Banks, ha analizzato evidenze da 189 studi sugli impatti delle e-sigarette sulla salute. “Inalandole si assorbono centinaia di sostanze chimiche, di alcune della quali è nota la tossicità, mentre molte altre hanno effetti finora sconosciuti“, scrive la studiosa. “I giovani non fumatori che praticano il vaping hanno una probabilità tripla di cominciare a fumare abitualmente. L’uso di nicotina nei bambini e negli adolescenti può portare a problemi di dipendenza di lungo termine, oltre a difficoltà di concentrazione e di apprendimento”, aggiunge.

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