2022, L’ANNO DIFFICILE DELLE CARCERI. LE RIFORME NECESSARIE Fonte: Antigone |
84 suicidi, il numero più alto mai registrato. Il sovraffollamento che cresce con 2.000 detenuti in più presenti a fine 2022 rispetto a quanto si registrava solo un anno prima. Diversi procedimenti per torture e violenze aperti. Quello appena concluso è stato un anno difficile per le carceri italiane. Un anno difficile che richiede riflessioni ampie sulla pena. Una riflessione pubblica su quello che ancora non si è fatto per renderla in linea al dettato Costituzionale, così come scolpito negli articoli 13 e 27, L’auspicio è che la politica la ponga ai primi posti dell’agenda. C’è bisogno di riforme. Riforme che non si possono più rimandare. Con questa prima newsletter del 2023 cogliamo l’occasione anche per augurarvi un buon anno. Patrizio Gonnella, presidente di Antigone |
![]() All’epoca eravamo alla vigilia del periodo che portò poi l’Italia alla condanna della Corte Europea dei Diritti Umani per violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea, per il trattamento inumano e degradante. Alcune iniziative parlamentari furono prese. Non vedere negli 84 suicidi di quest’anno un segnale altrettanto preoccupante delle condizioni in cui versano le carceri del paese è ingiustificabile. Specie perché questi suicidi si accompagnano ad un ritorno prepotente del sovraffollamento, all’assenza cronica di opportunità lavorative e di formazione, alla chiusura dei contatti con l’esterno e ad una problematica tutela della salute. Che anno è stato il 2022 lo raccontiamo con alcuni dati e numeri emersi dalle 99 visite del nostro osservatorio in altrettante carceri italiane. IL NOSTRO RACCONTO DELLO SCORSO ANNO |
(Visited 32 times, 1 visits today)