Cento associazioni contro l’Istituto Superiore di Sanità
“Così taglierete il diritto alla cura di migliaia di bambini autistici”
di Carlo Hanau*
Sono diverse migliaia ogni anno i bambini dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia con disturbi dello spettro autistico (ASD). Secondo l’Istat nelle scuole dalla prima elementare alla terza media sono 43 mila, quasi 1%, almeno un terzo dei quali gravi. Una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità stima che nel 2018 un bambino di 7-9 anni su 74 era compreso nell’ASD, fenomeno in fortissima crescita. Le sottoscritte associazioni che tutelano le persone autistiche e due sindacati della funzione pubblica denunciano il progetto dell’Istituto Superiore di Sanità che ha già cancellato sul proprio sito la precedente linea guida n.21 sull’autismo per peggiorarla. La nuova proposta di fine 2022 esonera di fatto le aziende sanitarie locali dall’obbligo del “trattamento intensivo precoce”, una decisione che rischia di ridurre gravemente gli interventi riabilitativi per decine di migliaia di bambini con ASD. Molti di loro oggi possono ottenere 25 ore di intervento alla settimana, in considerazione della complessità della loro condizione e del forte bisogno di supporto. Ma la direzione e qualificazione del personale e la formazione dei genitori è compito delle ASL e, per ottenerle, occorre spesso rivolgersi al magistrato. La proposta di aggiornamento/peggioramento della nuova linea guida pone tutti gli interventi sullo stesso piano e consente alle ASL di scegliere quelle con minor costo, indipendentemente dalla loro maggiore o minore efficacia.
Di seguito l’appello per fermare un provvedimento che priverebbe migliaia di bambini degli interventi che la comunità scientifica internazionale ritiene più efficaci e che garantirebbero maggiore qualità di vita ad intere famiglie nel corso degli anni ed anche un risparmio futuro, in termini di assistenza, alle casse dello Stato.
Si precisa che è ancora possibile aderire alla lettera-appello attraverso il modulo online pubblicato a questo link
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già docente di Programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari nelle Università di Modena e Reggio Emilia e di Bologna. Presidente di A.P.R.I. Odv ETS